Aldo Nargi, padre di Laura e presidente del Rubilli..!
Laura Nargi si ripropone senza pudore, alla guida della città, dimenticando quale sia stato il coinvolgimento nell'indagine della Procura, forse stralciato, ma certo non dimenticato.
Messa dinanzi alle decisioni repentine del Commissario, ecco che l'eterna incompresa ritorna con i se e i ma, per non parlare dei faremo, vedremo e diremo.
Tutto era in procinto di, ma Giuliana Perrotta in due settimane ha fatto quanto ci saremmo aspettato, mentre l'indefessa indossatrice, dopo un anno è rimasta ferma sui blocchi di partenza.
Oilloco, oiquanno, oilanno...un modo di dire napoletano che racchiude sinteticamente l'inattività di un personaggio buono come la forchetta nel brodo.
Ma la colpa non è dell'idiota se poi viene nominato relatore in qualche università, ma di chi gli faccia credere d'essere diventato altro per grazia divina.
E infatti, un pò di sacro c'è stato, il Vescovo e tanti prelati che hanno ricevuto qualcosa, si sono spesi per dimostrare alla gente che Laura Nargi fosse un fenomeno.Non sappiamo di preciso quali siano tutti i poteri che abbiano deciso in favore della biondina del Centro Storico, ma certo è che ad Avellino si continua con i vecchi giochetti.
Gli uffici sono inattivi come sempre, e la Polizia municipale non ha mosso un dito per cambiare l'atteggiamento strafottente delle regole, che la contraddistingue.
Se il Commissario facesse il punto della situazione, si accorgerebbe di quanti non paghino i passi carrai, abusino di spazi e regolamenti, oltre a ignorare tranquillamente il codice della strada.
Ricevere al Comune Angelo Antonio D'Agostino senza che abbia saldato il debito di oltre un milione, dottore Perrotta, non è un bel segnale se si voglia continuare a dare idea del cambio di passo.La scorsa amministrazione, attenta agli amici come D'Agostino, ha perfino stanziato centoquarantamila euro per il rifacimento del manto erboso al Partenio, invece di imporre al prenditore seriale di provvedere, almeno per iniziare a restituire il mal tolto.
Perfino la geografia stradale di via De Gasperi è stata variata dal sindaco di Montefalcione, e il taglio del patrimonio arboreo comunale non ha destato sconcerto, insieme a quanto accadeva per mesi al Fenestrelle sotto il Genio Civile.
C'è stato un metodo truffaldino nelle due amministrazioni Festa-Nargi e Nargi-Festa, con la complicità degli uffici e della Polizia locale che non vedeva, durante le quali tutto era concesso, il taglio continuo degli alberi, gli incarichi, gli appalti, le licenze edilizie...i condoni..!
Il Pronto Soccorso, poi, invece di stigmatizzarlo per la vergognosa incapacità gestionale di Renato Pizzuti, si è provveduto a mettergli i bastoni fra le ruote, insieme alle politiche sociali bloccate per l'arrogante esigenza di Festa, con Nargi vice, ricordiamolo, di piazzare uno dei suoi.
E lo stesso avveniva con il Centro Autismo in cui si impediva a Giordano e Genovese l'accesso, perché non si accorgessero che il denaro speso con qualche amico, fosse stato solo una graziosa rendita per la ditta.
Lo schifo sommato al letame hanno determinato una città abbandonata nelle mani di Festa, Nargi e compagnia, come avviene col papà della principessina ancora al comando del Rubilli, una sola delle tante ragioni per cui questa signora vorrebbe tornare al governo.
RDM
Avellino resta una città senza controllo. Mentre si discute di chiudere altre strade con nuove ZTL, come via dei Conciliis, i controlli reali sul territorio restano assenti. Via Circumvallazione è ormai diventata un luogo pericoloso, teatro di corse notturne di auto e moto che mettono a rischio la sicurezza dei cittadini. Non meno gravi le condizioni del Piazzale dell’Eliseo e del Parco Manganelli, trasformati in punti nevralgici di degrado, spaccio e violenza.
Più volte abbiamo chiesto l’attivazione della Camera di Controllo, realizzata dal Comune di Avellino con i soldi dei contribuenti e rimasta colpevolmente inattiva. È inaccettabile che strumenti già disponibili non vengano utilizzati per garantire ordine e sicurezza.
Massimo Passaro