Il bollettino irpino

Giornale d'informazione e commento di quanto accada sul territorio avellinese. Acquisto LIBRI su VINTED https://www.vinted.it/member/164789454

sabato 23 agosto 2025

Avellino: Laura Nargi è il compendio del nulla avellinese..!


La voglia insana di Laura Nargi nel volersi ripresentare alle prossime elezioni fotografa ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, il livello intellettivo di questa donna.

Lo scorso anno ha sottolineato d'essere inadatta al ruolo che s'appresentava a ricoprire, già in partenza.

Nonostante stia in Comune dal 2013, la Prefettura le annullava una delle due liste, e la speranza di un confronto serio sarebbe svanita senza le civiche festiane.

La valente giurista avrebbe potuto presentare la propria candidatura, nonostante la grave accusa di associazione a delinquere.

Ma la fatina chiede a Airoma, un pò per pecoraggine furbesca, certo per un'ignoranza conclamata, mista a una carenza di buon gusto che la spinge in dichiarazioni inopinate. 

Per schermirsi dalle esigenze etiche, circa la costituzione rifiutata di parte civile nel processo Dolce Vita, che avrebbe dato speranza a un risarcimento per la Città, ecco la toppa peggiore del buco. 

Avrebbe deciso di schierarsi con la gente dopo l'udienza preliminare...contra legem, che prevede la costituzione di parte civile prima o durante l'udienza..!

Insomma, cari elettori indefessi e imperturbabili, le vostre scelte ripercorrono le scenette comiche di Tafazzi del trio Aldo, Giovanni e Giacomo che si colpiva felice sui gioielli di famiglia.

Quella zona grigia che sceglie il peggio perché questuante, ha un proprio ritorno dalle storture di un'amministrazione malata, incapace di colmare i vuoti nelle aspettative della povera gente, che si autoflagella per rimanere emarginata.

Non rendersi conto che una gestione attenta alle iperboli ludiche e poco o niente alle priorità, significhi tasse al massimo e servizi zero, è la prova provata che meritiamo la maglia nera nella classifica stilata da Il Sole 24 Ore..!

RDM

giovedì 21 agosto 2025

Avellino: i pregressi non fanno testo per Laura Nargi che si affida all'elettorato..!

Aldo Nargi, padre di Laura e presidente del Rubilli..!

Laura Nargi si ripropone senza pudore, alla guida della città, dimenticando quale sia stato il coinvolgimento nell'indagine della Procura, forse stralciato, ma certo non dimenticato.

Messa dinanzi alle decisioni repentine del Commissario, ecco che l'eterna incompresa ritorna con i se e i ma, per non parlare dei faremo, vedremo e diremo.

Tutto era in procinto di, ma Giuliana Perrotta in due settimane ha fatto quanto ci saremmo aspettato, mentre l'indefessa indossatrice, dopo un anno è rimasta ferma sui blocchi di partenza.

Oilloco, oiquanno, oilanno...un modo di dire napoletano che racchiude sinteticamente l'inattività di un personaggio buono come la forchetta nel brodo.

Ma la colpa non è dell'idiota se poi viene nominato relatore in qualche università, ma di chi gli faccia credere d'essere diventato altro per grazia divina.

E infatti, un pò di sacro c'è stato, il Vescovo e tanti prelati che hanno ricevuto qualcosa, si sono spesi per dimostrare alla gente che Laura Nargi fosse un fenomeno.

Non sappiamo di preciso quali siano tutti i poteri che abbiano deciso in favore della biondina del Centro Storico, ma certo è che ad Avellino si continua con i vecchi giochetti. 

Gli uffici sono inattivi come sempre, e la Polizia municipale non ha mosso un dito per cambiare l'atteggiamento strafottente delle regole, che la contraddistingue.

Se il Commissario facesse il punto della situazione, si accorgerebbe di quanti non paghino i passi carrai, abusino di spazi e regolamenti, oltre a ignorare tranquillamente il codice della strada.

Ricevere al Comune Angelo Antonio D'Agostino senza che abbia saldato il debito di oltre un milione, dottore Perrotta, non è un bel segnale se si voglia continuare a dare idea del cambio di passo.

La scorsa amministrazione, attenta agli amici come D'Agostino, ha perfino stanziato centoquarantamila euro per il rifacimento del manto erboso al Partenio, invece di imporre al prenditore seriale di provvedere, almeno per iniziare a restituire il mal tolto.

Perfino la geografia stradale di via De Gasperi è stata variata dal sindaco di Montefalcione, e il taglio del patrimonio arboreo comunale non ha destato sconcerto, insieme a quanto accadeva per mesi al Fenestrelle sotto il Genio Civile.

C'è stato un metodo truffaldino nelle due amministrazioni Festa-Nargi e Nargi-Festa, con la complicità degli uffici e della Polizia locale che non vedeva, durante le quali tutto era concesso, il taglio continuo degli alberi, gli incarichi, gli appalti, le licenze edilizie...i condoni..!

Il Pronto Soccorso, poi, invece di stigmatizzarlo per la vergognosa incapacità gestionale di Renato Pizzuti, si è provveduto a mettergli i bastoni fra le ruote, insieme alle politiche sociali bloccate per l'arrogante esigenza di Festa, con Nargi vice, ricordiamolo, di piazzare uno dei suoi.

E lo stesso avveniva con il Centro Autismo in cui si impediva a Giordano e Genovese l'accesso, perché non si accorgessero che il denaro speso con qualche amico, fosse stato solo una graziosa rendita per la ditta.

Lo schifo sommato al letame hanno determinato una città abbandonata nelle mani di Festa, Nargi e compagnia, come avviene col papà della principessina ancora al comando del Rubilli, una sola delle tante ragioni per cui questa signora vorrebbe tornare al governo.

RDM

I Cittadini in Movimento

Avellino resta una città senza controllo. Mentre si discute di chiudere altre strade con nuove ZTL, come via dei Conciliis, i controlli reali sul territorio restano assenti. Via Circumvallazione è ormai diventata un luogo pericoloso, teatro di corse notturne di auto e moto che mettono a rischio la sicurezza dei cittadini. Non meno gravi le condizioni del Piazzale dell’Eliseo e del Parco Manganelli, trasformati in punti nevralgici di degrado, spaccio e violenza.

Più volte abbiamo chiesto l’attivazione della Camera di Controllo, realizzata dal Comune di Avellino con i soldi dei contribuenti e rimasta colpevolmente inattiva. È inaccettabile che strumenti già disponibili non vengano utilizzati per garantire ordine e sicurezza.

Massimo Passaro 





 


Avellino è stata la bomboniera campana: ritorniamo a pensare da umani..!

Avellino anni '70...quando eravamo felici..!

La rinascita del Centro Storico secondo alcune menti avanzate, sta tutta nell'inventarsi nuovi momenti di divertimento, senza pensare che con il termine ormai abusato da Festa, Nargi e compagnia, si dovrebbe rappresentare uno sviluppo commerciale e contestualmente economico, atto a spingere la frequentazione dei luoghi.

Invece le serrande chiuse di cui pochi parlano, sono un segnale chiaro dell'incomunicabilità che vige tra amministrazione e città.

Le notti bianche poi, descrivono l'assenza cronica dell'immaginazione o dell'inventiva, che un popolo di amebe non cessa mai di ricordarci.

Una città vivace non ha bisogno di spendere di notte o essere portata per mano, perché giri per negozi acquistando senza una necessità, incapace di un pensiero.

Leggiamo queste iniziative offensive, e chi non lo capisce resti pure nella propria beata ingenuità.

Avellino avrebbe urgenza di luoghi aggreganti, dove si possa socializzare magari scambiandosi interessi culturali comuni, quali i caffé letterari purtroppo falliti per carenza di cervelli.

Il Comune sarebbe potuto intervenire agevolando i permessi e le spese per favorire la gestione al Centro Storico, di iniziative interessanti e di giovamento alla crescita dei luoghi.

Invece, beiamoci dei liberi tutti partoriti dalla fervida mente di Laura Nargi e Gianluca Festa, secondo i quali il territorio avesse due tipi d'utenza, ma solo uno ogni diritto, a discapito del secondo.

Lo schifo determinato dalle Ztl tanto in voga, non ha alcun rispetto per gli anziani, i malati, i bimbi o quella parte che vorrebbe vivere tranquillamente a casa propria, senza essere infastidita dalle abitudini licenziose, tra ubriacature e tossicità varie.

Ma spiegare l'ovvio è inutile, non si capirebbe e se pure, l'arroganza delle scelte non darebbe spazi agli argomenti, o all'ammissione dei propri errori..! 

Gli assembramenti proibiti dal Commissario oggi trovano l'apprezzamento di quelli che prima ne hanno goduto, fino al momento in cui ne abbiano fatto le spese per la violenza che innesca la situazione in automatico.

E la Questura dovrebbe fare il punto della circostanza che sta provocando effetti inusuali, gli spari un giorno si e uno pure, sono il segno che la deterrenza o non esista o è parva materia, come dicono quelli che studiano..!

RDM

mercoledì 20 agosto 2025

Avellino: siamo all'anno zero, speriamo che la città sappia approfittarne..!

Padre Giovanni Maria Matera

 

Il parroco del Santuario del Santissimo Rosario, è un sacerdote che si è fatto conoscere per la schiettezza e l'estrema determinazione nel pronunciare omelie scomode, e non sempre apprezzate.

Parlare dell'agiatezza sregolata che distratti genitori regalino ai propri figli, senza un controllo e una discussione sull'etica almeno, per non dire morale, comportamentale, non desta grandi consensi.

Ma padre Giovanni non ha mezze misure, la violenza, l'illegalità e la mancanza di controllo in città, sono una metastasi che evidentemente il suo capo in testa, il Vescovo, non ha mai notato, per la cieca sudditanza psicologica alla biondina di Palazzo di città, ormai solo un triste ricordo.

La decisione imperiosa di Giuliana Perrotta nella difesa dei cittadini, spudoratamente penalizzati dalle ruberie e dalle malefatte verbalizzate dalla Procura, ancora una volta ha messo all'angolo della vergogna Laura Nargi, e la peccaminosa amministrazione che l'ha sostenuta.

Riconoscendo nell'intimo le proprie responsabilità, che pensava di cancellare con i comodi moti di scuse più volte riproprosti, la fatina straordinaria di Fulvio Martusciello e del supinato Arturo Aiello, non aveva voluto porsi parte civile nel processo che partirà a ottobre.

È sicuramente intuibile il diniego di Nargi, sarebbe stato veramente un affronto rinnegare quanto abbiamo visto e sentito dalle intercettazioni, e poi una volta che si fosse vinto il giudizio, avrebbe corso il rischio di una chiamata in causa, che la Procura al momento le ha evitato per un pentimento ben orchestrato.

Avellino dell'era Festa-Nargi è andato oltre le più recondite azioni criminogene immaginabili, e quel che è peggio, proprio come ha stigmatizzato il Domenicano a capo del Rosario, sono state fatte proprie dalla gente che condividendole, ha inneggiato beffardamente alla continuazione.

Il Vescovo poi, è la parte più incresciosa delle malefatte, si è prostrato a Nargi perfino in Cattedrale, e non riusciamo ancora a metabolizzare quei momenti, e contestualmente rinnegando un rispetto istituzionale, che avrebbe dovuto mantenere per il procuratore Airoma.

Siamo tornati all'anno zero, il Commissario persona caparbia e certo poco circuibile, si sta occupando seriamente del Centro Autismo, e suggeriamo alle politiche sociali, che non vorremmo fossero confuse con l'ennesimo emolumento a una Caritas sempre più questuante, e affamata di denaro mai rendicontato.

Ci dispiace raccontare quanto siano spietati gli (a)vellinesi con se stessi, e capaci di ogni bestialità pur d'ottenere.

Ormai le capre sono al comando, chiunque abbia il coraggio di esprimere pensieri e parole contrarie, viene fatto segno del ludibrio dal pensiero unico, ma la gente per bene e con un pò di cuore che pulsa, saprà farsene una ragione. 

RDM

martedì 19 agosto 2025

Avellino: finalmente si ristabilisce il diritto con la costituzione di parte civile del Comune nell'affare Festa-Nargi..!



Esprimere sostegno a Antonello Lenzi, amministratore unico dell'Alto Calore, perché ha fatto bene, coincide perfettamente con le valutazioni che questo territorio ha avuto negli anni, per la propria classe dirigenziale comunale, vittima del tracollo finale determinato dal duo Festa-Nargi.

Gli effetti sono sotto gli occhi, e stabilire che l'avvocato Lenzi sia bravo perchè non è un politico, racchiude due errori esiziali determinati da una visione pro domo sua, dei sindacati che difendono l'Alto Calore.

I bilanci vedono il debito del Consorzio lievitare esponenzialmente, proprio come denunciato da Nicola Cataruozzolo e i sindaci dell'Alta Irpinia, e Lenzi è stato designato dal Pd perché fedelissimo.

Proprio come la stessa Rsu, sindacale emanazione del partito di via Tagliamento, che ipocritamente si ritiene lontana dalla politica, traduzione sintetica di qualunque attività che si interessi ai servizi alla Comunità.

Un amministratore attento avrebbe fatto il punto della situazione, almeno dopo un anno e mezzo di lauto emolumento pari a 178 mila euro annui.

I problemi del Consorzio sono annosi e sempre gli stessi a nostro avviso: 

le condotte bucate e le assunzioni che De Mita volle quale regola di vita...elettorale.

Un impegno che avremmo visto volentieri spostato sulla possibilità di finanziamenti atti a rifare la rete, invece l'avvocato Lenzi si è fossilizzato su una metodologia ormai desueta, che vorrebbe succhiare il sangue all'utenza.

Il Pnrr tanto osannato, ha mai visto un progetto finalizzato ad interventi definitivi su reti e distribuzione, o almeno a un interessamento precipuo..?

Avellino è diventata la terra dell'idiozia diffusa, le istituzioni non hanno contezza dei problemi o non sanno che fare, e i rappresentanti intervistati non si allontanano di molto dalle sciocchezze.

Gianfranco Rotondi ha dichiarato che dinanzi all'ultimo episodio che ha coinvolto quella signora che vendeva panini, la soluzione è la limitazione del rilascio dei permessi di porto d'armi.

Infatti, certo il delinquente che ha sparato contro l'auto di Francesca Sardella, molto correttamente, si sarà preoccupato del permesso per il trasporto della pistola, prima di utilizzare l'arma...!

Questo signore fa politica almeno da trent'anni e riesce a partorire solo pensieri di tale portata, ma Fulvio Martusciello l'ha superato pensando a Laura Nargi quale prossimo candidato presidente alla Regione Campania..!

Una donna straordinaria esclusa solo perché del sesso debole, da consiglieri uomini, ha proferito il misandrico responsabile regionale di Forza Italia.

A parte che l'hanno esclusa anche altre donne quali Rusolo, Ambrosone, Cucciniello e Vecchione, ma ci chiediamo dove abbia intravisto, il focoso Martusciello, la straordinarietà e la storia eclatante di un'incapace priva di dignità politica, facilmente desumibile dai verbali e le intercettazioni della Procura..?

Insomma, questo paesello noto per la ridicolaggine dei propri rappresentanti politici e perfino istituzionali, non ha margini di miglioramento, se dovessimo ancora una volta accontentarci di tali personaggi,

Speriamo solo nel dissesto che imporrebbe almeno dieci anni di assenza nelle liste delle candidature a Nargi e Festa, e a tutti gli altri che hanno partecipato fin dai tempi di Galasso, alla distruzione del tessuto sociale, commerciale ed economico del Capoluogo.

RDM


lunedì 18 agosto 2025

Avellino: una città di cialtroni governata da guitti e giullari..!

 


In Piazza Macello si erge imponente quest'insegna luminosa sulla quale scorrono le informazioni che dovrebbero aiutare a vivere la quotidianità sia ai cittadini che a chi venga da fuori città.

Tra le informazioni sballate quelle degli orari di apertura e chiusura delle farmacie di turno, dei varchi funzionanti, dei cantieri e chiusure di strade per lavori inesistenti, il carico e scarico di merci...

Tutto quanto non è certo trascurabile o ininfluente, l'irrilevanza che alcuni si affretteranno a stigmatizzare, rafforza l'idea che siamo oramai vittime di un malcostume adottato quale stile di vita.

O pesce fete da capa, recita un vecchio detto popolare napoletano, e il significato non lascia spazio a libere interpretazioni di maniera, e i fatti sono eclatanti, se non si riesce manco a dare un'informazione o a regolare la data di un'insegna, quale potrà mai essere la qualità di un'amministrazione di tal fatta..?

Il Commissario dovrebbe mettere mano alla Polizia municipale, correggere un andazzo annoso, potrebbe essere difficile per un sindaco che debba tener conto degli elettori, gli amici degli amici, gli interessi condivisi...ma Perrotta non deve rispondere a nessuno, e con un tratto di penna porterebbe una aggiustatina importante dalla quale ripartire.

I controlli annonari della polizia locale sarebbero un toccasana per le casse comunali, basterebbero il recupero delle tasse per i passi carrai e il rispetto delle normative edilizie, per restituire dignità a un Capoluogo fin troppo abusato, oltre ad ossigenare le asfittiche casse comunali.

Insomma, le regole vanno seguite, condite da un misto d'onestà intellettuale e professionalità, proprio ciò che manca all'avvocato Antonello Lenzi, accettando un incarico che non avrebbe mai potuto onorare con risultati favorevoli all'utenza.

Nicola Cataruozzolo, il segretario del partito democratico di Grottaminarda, in una lettera indirizzata ai responsabili del Consorzio dell'Alto Calore locali e regionali, ha fatto il punto sulla fallimentare azione amministrativa del miracolato Lenzi.

Finché si continuerà con l'intromissione della politica nella scelta dei dirigenti fedeli e spesso incapaci, gli enti pubblici faranno acqua come subiamo da sempre..!

Cataruozzolo nella lettera aperta inviata anche anche ai media che l'hanno pubblicata nella sua interezza, ha fatto il punto economico gestionale, evidenziando le carenze di rispetto delle norme e del concordato.

Non ha mancato, inoltre, di veicolare idee per un tentativo serio di soluzione del vicolo cieco, in cui Lenzi ha tradotto in poco più di un anno il Consorzio, oltretutto ignorando perfino gli azionisti.

Lenzi al centro con sindaci e dirigenti del Pd..!

Il problema è stato determinato come sempre dai capibastone del Pd avellinese, che ricordiamo esultanti all'uscita dell'assemblea in cui fu eletto lo scorso anno l'avvocato Lenzi.

Maurizio Petracca e compagnia felicissimi d'aver conquistato un altro pezzo di potere e nulla più, come prevedemmo immediatamente, visto che due più due fa sempre quattro.

Quindi il segretario di Grottaminarda insieme ai sindaci firmatari della lettera, avrebbero dovuto ribellarsi nel primo momento, prima che si procedesse a incrementare il debito.

Insomma, ripetiamo ancora e ancora, il potere è l'unico traguardo, altro che servizio alla gente.

Il salumiere è pratico di prosciutti e provoloni, mentre gestire un ente che si interessi di distribuzione di acqua potabile, fognature e rifiuti liquidi, avrebbe urgenza di professionisti del settore.

RDM


sabato 16 agosto 2025

Avellino: le candidature e i buoni propositi sono inficiati da un "gruppo di fuoco" eterogeneo in cui la Curia fa la propria parte..!

Il Commissario Giuliana Perrotta

Il Vescovo Aiello ancora non ci sta a sopportare la gogna della bella fatina sorridente, e immagina una città ferita e silenziosa che esiste solo nella sua mente affranta, da un evento che aveva tentato di esorcizzare con ogni forza, lanciando messaggi, immagini e calorosi appelli, affinché i consiglieri di maggioranza ritornassero su se stessi, oltretutto approvando un bilancio insensato.

Un signore questo rapresentante di Dio, sui generis, perfino le anomale descrizioni di sofferenze cancerose, le troviamo astruse e indegne di un prelato che dovrebbe rappresentarsi in maniera sensata, e non con riferimenti secolarizzati, lontani dalla bellezza del Creato.

La città è rinata, altro che ferita, i danni che ha subito senza una via d'uscita sono stati metabolizzati dalla speranza, e l'azione rigeneratrice che il Commissario sta adottando, è in linea con le attese della parte sana di questo paesotto che non sa misurarsi.

Lei, signor Vescovo, è stato capace d'infangare una liturgia in Cattedrale offrendo un fascio di fiori a Laura Nargi, persona accusata di associazione a delinquere, videoregistrata mentre trafuga beni pubblici insieme al complice, che sarà a processo il prossimo ottobre.

Quale sacralità ci chiediamo ancora, ha intravisto durante la funzione al Duomo, in una donna incapace, venduta anima e corpo sull'altare del potere e di un ignobile mensile..?

Non c'è sangue avvelenato in questa città che graziosamente la ospita, e ci piacerebbe che lei la smettesse di seminare la zizzania di cui conosce bene l'epilogo.

Questo è invece, il Capoluogo che si bea della propria inconsistenza politica, sociale e morale, e non abbiamo urgenza di gente proveniente da altri contesti, che tenti di destabilizzare perfino il peggio che pure esiste, proprio grazie alle persone come Laura Nargi o Gianluca Festa.

Speriamo che Giuliana Perrotta sia proprio quello che sembra, e se lo fosse, ci piacerebbe che restasse qualche anno per azzerare clientelismo e cazzismo all'unisono, le vere piaghe che nessuno vede perché troppo comode da leccare.

Un pò d'umiltà istituzionale non guasterebbe, accorgersi di non avere risorse mentali tali da dipanare l'intreccio malato, di abitudini ormai radicate nel profondo delle coscienze.

Ancora l'unico argomento d'interesse, sono le luci e i fuochi d'aritificio, retaggio festiano e di quella zona grigia che raccorda tifoseria e poveretti, che non sanno come si possa festeggiare altrimenti.

L'ha spiegato il Commissario ricordando le belle serate trascorse con gli amici fin da piccoli, le scampagnate e la scoperta dell'intimità culturale che conquista le anime.

Il ritorno alla semplicità fatta di piccole cose, forse ci trasporterebbe in una dimensione nuova ma certamente costruttiva, in cui i sapori, gli odori e il calore dei rapporti umani fanno la differenza.

Purtroppo nessuno ne farà mai tesoro, perché il germe del cazzismo è entrato troppo in profondità, l'effimero diventa ragione di vita, mentre Massimo Passaro continua a vigilare sul Parco Kennedy o alla Ferrovia, dove un clandestino di colore sta terrorizzando il quartiere.

Le chiacchiere e le riunioni in Prefettura come sempre lasciano il tempo che trovano, quello che conta è una bella foto dietro alla processione della Madonna Assunta, che fa tanto bene alla prossima campagna elettorale.

Lo schifo impera e niente lo sradica, la strategia vincente non si cambia recita la regola, e questi con un quoziente intellettivo sotto i novanta, pur volendo, non ci arrivano.

RDM