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giovedì 2 ottobre 2025

Avellino, piccolo feudo deluchiano, si bea dello sceriffo salernitano che penalizza da sempre l'Irpinia..!

Alfonsina De Felice, amministratore unico del Consorzio Idrico Alto Calore

Abbiamo Lilli all'Alto Calore, un'invenzione di Fulvio Bonavitacola alla quale si sono subito appecorati settandadue sindaci azionisti, e la storia continua.

Il professore Alfonsina De Felice è un giurista proprio come l'uscente Antonello Lenzi, ma certo avrà delle doti nascoste che l'hanno consacrata ingegnere idraulico honoris causa.

Lo sappiamo che basti una benedizione, un'indicazione, un'aspirazione, del solito capobastone, nel caso il famigerato sceriffo friggitore ex sindaco di Salerno, perché il rituale dell'incoronazione venga legittimato dall'applauso di settantadue sindaci esentati da un pensiero proprio.

Non ne usciamo, le cattive abitudini sono dure da sradicare, quanti hanno capito che finchè la politica continuerà a gestire ad mentula canis pur di favorire questo e quello, l'Irpinia non rifiorirà mai..?

Il casus belli del Pronto Soccorso e delle liste d'attesa, riportato più e più volte anche dai media nazionali televisivi e non, non ha generato alcun ripensamento. 

De Luca, forte della propria saccente arroganza, ha continuato a gestire pro domo sua, fottendosene della disperazione e delle grida d'aiuto della povera gente.

Ora che ha in mano anche il consorzio che rese la provincia irpina autonoma e scevra da atti ricattatori per la fornitura idrica, e reso molto democraticamente il figlio Piero segretario del Pd campano, non sappiamo che in che altro potremmo servirlo..!

La turpitudine però, non è questa gestione autocratica della cosa pubblica, ma la leggerezza dell'essere che notiamo nei sindaci irpini, pronti a farsi sodomizzare senza manco un lamento di dolore.

E allora giù botte, fa bene il governatore nella sottomissione delle coscienze, visto che sono prive del bagaglio necessario all'autonomia del pensiero.

RDM

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