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venerdì 31 marzo 2017

Avellino: Bianco, il Re Leone, raccontava il vero volto della Città...

Quante battaglie per difendere una vita, quante volte si è dovuti correre perchè qualcuno aveva chiamato le Forze dell'Ordine: 

questo cane fa paura, è grande e grosso, è un pericolo!

Si, questo Maremmano nobile nel portamento e fiero nello sguardo, incuteva rispetto, lo stesso che lui portava a tutti; 

con dignità accettava effusioni e un aiuto che in tanti, in verità, gli portavano.

Era amato certo più che odiato, perché gli esseri umani, quelli veri, sapevano leggere la bontà nei suoi occhi, il messaggio d'amore che una Volontà Superiore ci inviava attraverso un animale sfortunato che non aveva e non voleva un riparo.

Quante mattine con la neve e col ghiaccio, lo trovavamo per strada o su un'aiuola  insieme alla sua compagna e al figlioletto; 

e ci riconosceva da lontano, alzandosi e avvicinandosi: 

con delicatezza ci chiedeva una carezza, un abbraccio, uno scambio di sguardi d'amore.

Ha vissuto come ha voluto.

Tante volte abbiamo tentato di dargli una casa, una vita più degna, ma lui non ha voluto:

ha divelto porte e recinti ed é andato via per la sua strada, lanciando sempre, però,  uno sguardo all'indietro di ringraziamento.

Un'anima forte e per questo più dolce di altre; 

in occidente la sensibilità è scambiata per debolezza, carenza di carattere: 

i Samurai, che erano dediti a una esistenza violenta intrisa d'onore, forza e dignità, la esaltavano.

Non temevano la morte, che anzi cercavano quale punto d'arrivo, e in più sviluppavano una percezione emotiva delicata che non gli permetteva mai di perdere di vista i doni di Dio.

E Bianco ha vissuto da Samurai, con le sue battaglie di cui portava i segni, i suoi amori e la sua austera nobiltà: 

immensa, per chi ha saputo leggerla, così potente che raramente sarebbe riscontrabile in un essere umano.

Se ne andato senza dare fastidio, con gli occhi negli occhi di Antonio e Maria Antonietta e di tanti altri che hanno voluto stargli accanto.

Ha ringraziato alzandosi come volesse fare un inchino alla vita e alle splendide persone che gli stringevano quelle zampe forti di un tempo.

Poi è spirato, e il vuoto che ha lasciato è già colmo di lacrime.

Buon viaggio, amico, e se hai un pò di tempo, non ci dimenticare, ne abbiamo bisogno.

RDM

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