sabato 23 giugno 2018
Avellino: Annamaria De Mita va a firmare ogni giorno dalla Polizia Giudiziaria, ma tutto tace...!
La notizia di ieri non ha stravolto gli elettori di Nello Pizza, loro sono moralmente superiori se fatti giudiziari importanti coinvolgano i propri beniamini, solo se accadesse ai cinquestelle diventerebbero improvvisamente implacabili e profondamente indignati.
L'avvocato Pizza, lo smemorato di Collegno, non conosceva De Mita che puntualmente si è accreditato la sua scelta quale candidato, e né Nicola Mancino che in effetti era suo cliente...sic!
Ma la voglia di primeggiare di un signor nessuno, evidentemente è tanto potente da far dimenticare che si dovrebbe avere un'attesa del rispetto della legge come e più di un normale cittadino visto che si pratica la professione di avvocato penalista.
Ma Pizza l'abbiamo detto, non ricorda, e manco legge giornali e né guarda le televisioni, lui non ha mai saputo che la famiglia De Mita, mamma e figlie e persino la persona di servizio, è coinvolta in uno squallido approfittarsi della cosa pubblica.
Il denaro percepito con quell'abominio che Gerardo Bilotta, oggi ai domiciliari finalmente, perpetrò nel 1995 da capogruppo consiliare facente capo a Ciriaco De Mita, annullando di fatto l'articolo statutario, voluto da Enzo Venezia, grida vendetta.
Questo impediva di sub affittare al comodatario, nel caso Noi con Loro, che ormai poteva lucrare, liberamente, un fitto regale di
€ 300.000 annui, ad Annamaria De Mita per ventidue anni...!
In effetti Annamaria De Mita dall'alto della sua intoccabilità, già percepiva tale fitto, legato all'intervento di Ciriaco alla Regione attraverso un'Asl favorevole, che pagava un milione e quattrocentomila annui senza convenzione, all'Aias:
serviva quella specie di condono organizzato da Bilotta..!
Insomma quisquilie per Pizza e anche per giornali e giornalisti che lo intervistano senza toccare l'argomento, e anzi da uomo di legge qual è, nicchia anche sugli arresti a Bilotta e compagni e all'obbligo di firma della moglie di De Mita...!
Insomma, Nello Pizza nei suoi manifesti asserisce che ama Avellino, ma non ha specificato come:
anche lo stupratore o il pedofilo ama le proprie vittime...!
Amare la città significa indignarsi per lo schifo perpetrato, caro Nello, prendere le distanze da certa gente perché incazzati neri per aver scoperto che si approfitta dei beni e del denaro pubblico, ancora oggi grazie a Paolo Foti che qualche mese fa, gli ha consegnato altri € 80.000 e non li ha sbattuti fuori dalla sede di via Morelli e Silvati.
Amare la città, caro bugiardo, significa provare disagio dinanzi alla povera gente che non riesce a mettere il piatto a tavola, che vive senza stipendio da un anno per le truffe di questi signori, che non ha un alloggio, Arvonio, che non ha lavoro mentre Antonia De Mita sguazza al Quirinale e le sorelline si appropriano di altro denaro pubblico proditoriamente.
Questo è il governo che avete votato poveri avellinesi, fottendovene di tutto e tutti purché funzionino i cazzi vostri, alla faccia di arresti, obblighi di firma quotidiana, inchieste e processi vari.
Non è mafia capitale ha proferito quel campione di banalità a nome Paolo Foti, e se non lo è, vuoi trovarci tu o questa tua emanazione di continuità dalla stessa faccia di bronzo, una definizione che ci faccia comprendere se sia normale che tu abbia il record mondiale di avvisi di garanzia e processi e così tanti altri degli appena eletti...?
RDM
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