Non è un paese per vecchi, il film girato dai fratelli Coen nel 2007, tratto dal romanzo di Cormac Mc Carthy.
Il nostro è un paese per idioti, capoluogo rovinato da Paolo Foti, estrapolato dalla coscienza di Nicola Mancino.
Il film raccontava una partita a scacchi ideale fra individui alla ricerca di un bottino, che si ammazzavano fra di loro senza che nessuno avesse il tempo d'invecchiare.
La nostra triste amministrazione descrive un romanzo diabolico di insuccessi e pressapochismo, che designa ogni protagonista campione d'idiozia.
Alla fine meriterà il Mongolino di Piombo da apporre sul nuovo monumento alla deiezione di Piazza Libertà.
Si affannano, i nostri, per arrivare a un accordo sui bilanci vecchi e meno nuovi, futuribili e futuri, mentre l'ufficiale giudiziario consegna (ieri mattina) a Paolo Foti gli avvisi di garanzia, per lui e undici assessori:
falso in bilancio e abuso d'ufficio...!
Un delirio, e intanto subentra ancora la Guardia di Finanza a portar via carte e documenti;
faldoni non più controllabili che quando alla fine troveranno ordine e consequenzialità, forse qualcuno capirà che se finora ha giocato a fare lo sborone, dilapidando denaro pubblico a destra e a manca e a inveire contro giornalisti e dipendenti, il film sta per terminare e presto si potranno tirare le somme al botteghino.
RDM
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