sabato 1 aprile 2017
Avellino: Paolo Foti abbi un pò di dignità: dimettiti...!
La censura di un sindaco, della giunta e dei revisori, non basta nella città lunare che ormai viviamo da anni attendendo qualcuno o qualcosa che ci salvi, senza accorgerci quanto sia vana ogni speranza, visto che siamo noi i carnefici.
L'acribia con cui si fanno le pulci agli altri partiti, da noi è assente, siamo la cenerentola d'Italia e nessuno se ne accorge:
una falsità distonico neurovegetativa ha confuso ogni etica.
Il bravo sindaco, quello che gira per il territorio e prende nota di ogni problema, controlla e spende tenendo presente che il denaro pubblico va rispettato sacramentalmente, è sostituito da un individuo tronfio e scurrile, e letargico.
All'ennesimo avviso di garanzia risponde con la solita stupida sicumera dell'ignorante, e si toglie di mezzo scaricando ogni responsabilità su dirigenti e semplici dipendenti.
Chissà quali siano le sue idee di responsabilità amministrative.
E' evidente che oltre alla fascia tricolore che lo sfina, il corposo stipendio che lo riempie, e il piglio arrogante mutuato dal ruolo che gli consente il lessico scurrile, non trovi ragioni perché gli abbiano indagato anche il gatto di casa:
a questo punto dovremmo chiederci se è la Procura che ha bisogno del neurologo.
Forse il dott. Cantelmo nel notificargli l'indagine sul bilancio falso 2013, voleva comunicargli che lo sarebbero tutti i successivi, cosa che potrebbe creare ulteriori dolori addominali alla naiveté della sua tenuta governativa, ma chi te lo dà...!
Tu cu'mmico lai..e crai spusi...!
E' inutile ricordarglielo, tale e quale la parabola del povero e del ricco crapulone, uno in Paradiso, l'altro a patire le pene dell'Inferno.
RDM
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