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mercoledì 1 ottobre 2025

Avellino: le regole non cambiano, clientela e potere sono il sacro graal..!

Maria Teresa Grasso, consigliere comunale di Ariano

Il panorama italiano dei nostri rappresentanti istituzionali in Parlamento o locali, sembra un museo dell'orrore, e il consigliere comunale arianese del Movimento Cinque Stelle, potrebbe appartenere d'imperio alla tristissima associazione di perditempo sostenuta dalle nostre tasse.

Maria Teresa Grasso ha cercato di ribaltare la situazione incresciosa, con una tesi idiota che speriamo per lei, sia un inciampo momentaneo per un attimo di incoscienza cerebrale.

La retorica del benaltrismo, l'espediente che impone l'ignoratio elenchi, ignorare la confutazione per una conclusione irrilevante, è una pratica molto in uso quando si è a corto di argomenti.

Ma la capacità di utilizzarla non è da tutti, perché la faciltà con cui si tracima nel qualunquismo del nulla, è alta, per cui la signora Grasso che ha dimostrato un livello intellettivo ridotto, avrebbe dovuto limitarsi alle scuse per evitare di peggiorare la situazione.

Se avesse mantenuto il punto, dimostrando carattere e rispetto per se stessa, l'avremmo apprezzata, invece, ha cancellato il post dimostrando la pochezza del proprio carattere.

L'inaffidabile consigliere ha spiegato che la condivisione dell'immagine offensiva, sia apparsa magicamente sul proprio profilo, ma lei con la sollecitudine che la contraddistingue l'abbia rimossa, dimostrando che gli odiatori siano quelli che hanno l'ardire di accusarla..!

Insomma, peggio di così non poteva, il coraggio d'altronde se non c'è non si compra al supermercato, ma l'accusa a chi ha rimarcato l'evidente idiosincrasia per Meloni, raggiunge apici insostenibili.

Il consigliere di Ariano lo prenderemmo ad esempio per una mostra sul politico tipo, formeremmo intere scolaresche a raggiungere la specializzazione per il mestiere più redditizio e  invasivo della Terra.

L'impegno è basato su giochetti salottieri del detto e non detto, che inquadrino il soggetto utile al raggiungimento dello scopo, quasi sempre inconfessabile.

Il vantaggio della Comunità non è la priorità.

Lo vediamo in queste ore, come Mastella, Petracca e Alaia, l'indagato dalla Procura per la nota inchiesta sui concorsi, cerchino la quadra sul nome giusto per dirigere il boccheggiante Alto Calore, che però pare debba rispondere alla prerogativa salernitana.

Stiamo andando in malora perché queste strategie non si prestano al bene comune. 

Con l'evoluzione di una società sempre più repressa e controllata, le regole, i contratti, i dettami morali, perderanno del tutto valore e significato. 

Ci troveremo improvvisamente in un era post atomica con pochi sopravvissuti, e allora il grido che morirà nella gola sarà si salvi chi può..!

RDM

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