Abbiamo apprezzato finora il lavoro di Giuliana Perrotta che ha colto sempre appieno il senso di una ristrutturazione amministrativa e morale della città, ma la scelta di liquidare la partecipata Acs, ci lascia alquanto dubbiosi.
L'intervento a gamba tesa dell'ex consigliere Nicola Giordano sull'argomento, ci sembra centrato e anzi meritevole di una seria valutazione.
La proposta di estinguere ex abrupto la partecipata dei parcheggi, e non solo, non è semplicemente un gesto amministrativo, ma rappresenta la concretizzazione di un piano a lungo termine orchestrato dall’ex sindaco Festa, ricorda Giordano.
La realizzazione di questo piano prevede l’esternalizzazione della gestione dei parcheggi, un’operazione dal valore di 18 milioni di euro che solleva seri interrogativi sulla sua opportunità e legittimità.
È sconcertante constatare che un piano già bocciato per ben due volte dall’Anac, l’Autorità Nazionale Anticorruzione, possa essere ancora al centro dell’attenzione dell’amministrazione comunale.
Il presidente Giuseppe Busia ha chiaramente delineato che l’affidamento ai privati non rispetta le normative vigenti, eppure si continua a spingere per questa liquidazione, rischiando di dismettere un servizio pubblico cruciale per la città.
Questo non solo impoverirebbe il Comune di Avellino da un’importante leva economica, ma minerebbe anche la qualità del servizio offerto.
Da destra Gianluca Rotondi, amministratore unico di Acs
È importante ricordare che il Consiglio comunale aveva già approvato la ricapitalizzazione di Acs, sempre secondo l'ex consigliere, una decisione che però non è mai stata attuata.Questa mancanza di azione fa sorgere legittimi dubbi sulla trasparenza delle motivazioni che hanno portato a questa scelta.
Prima di procedere con la liquidazione, è fondamentale chiarire la gestione passata di Acs e verificare se la società sia realmente incapace di raggiungere l'equilibrio economico-finanziario.
Liquidare l'azienda servizi senza avere un quadro completo significherebbe non solo dimenticare i lavoratori e i cittadini, ma anche perpetuare un piano che premia coloro che hanno contribuito al declino della società.
È insopportabile che si possa pensare di lasciare indenne chi ha avuto un ruolo nel creare le attuali difficoltà
Giuliana Perrotta
L'augurio è che il Commissario, ora chiamato a decidere su questa questione critica, continua l'Ingegnere, voglia impegnarsi in un’analisi approfondita, chiarendo le responsabilità e rivedendo ogni aspetto della vicenda prima di intraprendere un passo irreversibile.
Avellino ha un urgente bisogno di scelte ben ponderate, anziché decisioni affrettate che potrebbero avere conseguenze disastrose.
Alla fine, solo attraverso un processo trasparente e una visione condivisa si potrà prendere una decisione equa, che tenga conto degli interessi di tutti i cittadini.
Questo è il momento di riflettere sulla strada da percorrere: non possiamo permetterci passi falsi;
la gestione dei servizi pubblici deve rimanere nelle mani della comunità, non nelle mani di privati che perseguano solo ed esclusivamente il profitto.
RDM
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