La città ancora ostaggio dei soliti noti che impongono il proprio punto di vista ovviamente ampiamente foraggiato, a una cittadinanza che vorrebbe poter godere in pace il territorio senza problemi di deambulazione o pace domestica.
Da molto tempo, ormai, il Corso Vittorio Emanuele e il Centro Storico, a cui ora si aggiungono Viale Italia e via De Conciliis, sono a utilizzo privato delle amministrazioni e dei propri amici, e mai si è chiesto a chi risieda, se fosse il caso di spostare le manifestazioni nei luoghi idonei, lasciando liberi i cittadini di godersi gli spazi.
Domenica si è visto di tutto, poi se aggiungiamo le notti insonni e lo schifo a cui si assiste tra musica ad alto volume per l'intera notte, urina, vomito e sporcizia varia, la gente privata già dei servizi essenziali, con quale ansia pagherà le tasse dalle aliquote più alte d'Italia..?
Ogni amministrazione si fa gli amici con il patrimonio pubblico, il Casino del Principe è una delle vittime preferite, poi subentrano d'imperio locali e spazi che vengono utilizzati a proprio uso e consumo.
Apparecchiare una tavola senza una tovaglia e con le posate a contatto della pietra, non è un segnale di igienicità..!
A luglio si è materializzato il bar-ristorante nella Stazione Ferroviaria, i due amministratori appena scomparsi dalla scena comunale, hanno lasciato strascichi capaci di prendere vita autonoma, la trasmissione virulenta di un'azione truffaldina perpetrata negli anni, che certo scopriremo meglio durante il processo a ottobre.
E l'ex assessore Vecchione che pare abbia interessi personali nell'intera operazione Irpinia Mood, finanziata con progetti europei partiti dal Comune fin dai tempi di Festa, farebbe parte di un schema più ampio, che l'ex sindaco avrebbe messo in campo.
Una specie di controllo mafioso del territorio, nel quale niente e nessuno possano agire senza il beneplacido del regista in pectore:
la nascita di questa cooperativa sociale fa il paio con l'improvvisa sottoscrizione per l'avvio della pratica treni ad Avellino da sempre ignorata, a parte l'interesse de Il bollettino che l'ha più volte perorata.
Il sospetto di un collaboratore molto attento del nostro Diario che condividiamo, perché due indizi, come si dice, fanno una prova.
Come l'abuso continuativo del Codice della Strada tollerato dalla Polizia Municipale, che ci riporta ogni giorno ai tristi pensieri di un sistema egemonico radicato, una pratica piduista che attua il disegno del capobastone al di sopra di ogni cosa, e nessuno, magistratura compresa, potrà mai interporsi senza rischiare..!
RDM


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