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sabato 27 settembre 2025

Avellino: dinanzi a truffe, raggiri e corruzioni, la sicurezza fisica passa in second'ordine..!

 

La Campania dovrà subire una probabile triste sorte, perché se si dovesse candidare Fulvio Martusciello, un veterano forzista nonostante la tintura dei capelli, dovremo scegliere fra lui e Roberto Fico.

Questo signore premiato da sempre da Berlusconi, non è mai riuscito nella formazione di un gruppo serio in regione che si riconoscesse in Forza Italia, il partito condotto da un ministro, Taiani, incapace di una decisione intelligente.

Gli è andata bene con l'indagine belga che aveva coinvolto la propria segretaria Luciana Simeone, e dopo essersi messo da parte eccolo pimpante in campo come se niente fosse successo.

Sappiamo bene come funziona la giustizia, specialemente quella europea di Bruxelles in cui funge da capodelegazione di Forza Italia.

Un accordo qui e là, e intercettazioni e fascicoli spariscono per incanto, ma restano i quarantaseimila euro che sembra abbia incassato da Huawei.

Insomma, pare che le associazioni a delinquere non funzionino solo in Francia, dove hanno condannato a ben cinque anni di detenzione Nicolas Sarkozy, un ex presidente della repubblica.

Da noi è diventato tutto opinabile, la clandestinità, una condotta poco edificante, qualche condanna penale, non rallentano la corsa alla candidatura nella cosa pubblica.

Quindi i rappresentanti del cittadino possono essere personaggi inaffidabili sotto tanti profili, ma idonei alla carica pubblica.

Un'Italia a testa in giù non riesce ad assicurare giustizia e pari opportunità, perché la politica fa man bassa delle risorse assicurandole a se stessa, lasciando le briciole alla povera gente.

Poi ci sono i furbissimi, quelli che hanno preso le occasioni al laccio, come fossero butteri maremmani, dedicando la propria esistenza al modo più breve per accaparrarsi il denaro pubblico. 

L'ultima vicenda alla Provincia è il ritorno d'attualità di un fenomeno culturale che ha visto con Gianluca Festa, Laura Nargi e compagnia, la convergenza ideologica dei più bassi istinti di preminenza a ogni costo.

Sergio Davidde, il funzionario istruttore delle pratiche edili, Annarita Rossini sua collaboratrice e tesoriera, Giovanni Cacchione e i due imprenditori, Giovanni Papa e Enzo Lucci, organizzavano le proprie fantasie nell'abitazione della Rossini.

Dos des, il titolo dell'indagine dall'intercettazione della definizione maccheronica dell'antica formula giuridica do ut des, per un impegno a rispettare l'accordo nefando atto alla truffa e al ladrocinio.

Lo strafalcione di uno degli indagati non è solo il segno di un'incultura finanche orgogliosamente sciorinata, ma la ragione di una politica miserevole ormai praticata dalle utime file, avanzate proditoriamente nonostante il proprio deficit intellettivo e funzionale a qualsiasi capacità gestionale.

Finché non si daranno garanzie alle professionalità vere, Avellino e il Paese intero,continueranno la propria discesa all'Inferno, e una volta giunti, niente potrà più salvarci.

RDM

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