Attività commmerciali chiuse, furti e violenze, non possono derubricarsi a mera casualità, il sindaco Nargi esiste al Comune fin dal 2013, e gli ultimi cinque anni l'abbiamo visto vice di Festa, non di certo un passacarte dell'uffico messi.
E i risultati derivano da una gestione garibaldina sotto gli occhi di tutti, ma ignorata dalla solita pletora di questuanti che affolla i corridoi comunali da sempre.
Personaggi squallidi che pur di ottenere, svenderebbero la mamma, figuriamoci quale significato possa attendere la parola Comunità..!
Perfino il clero per miseri quattromila e cinquecento euro regalati alle parrocchie, poco prima delle urne, si è uniformato al secolarismo che finge di combattere nelle omelie.
Il Vescovo Arturo Aiello non sapeva più come ringraziare, tanto che santificò un'inquisita per associazione a delinquere, mica pizza e fichi, onorandola durante una funzione religiosa alla Cattedrale, con un fascio di fiori dinanzi a una folla stupita e forse disgustata.
Una città disturbata a ogni livello, e crediamo che il dottore Airoma ancora non abbia ben compreso, in quale gabbia di matti stia tentando di portare un pò di rispetto per la legge e le Istituzioni.
Gli avvocati della difesa stanno tentando di tutto, perché il Gip non autorizzi la continuazione delle indagini, evidentemente timorosi di quanta melma possa arrivare alla luce da una fogna profonda, generata da annose gestioni a ruota libera.
Il problema morale è la chiave di tutto, una disamina anche veloce, dei comportamenti di dirigenti, funzionari e consiglieri comunali, racconta di un avvilimento delle norme e delle regole.
Il Commissario che andò via dopo aver sostituito l'arrestato Festa, stigmatizzò proprio questo, il Comune agisce liberamente senza alcun freno inibitorio.
Il processo che ha innescato Mario Barisano per aver raccontato delle verità, secondo noi, che nessuno pare voglia riconoscere per una sorta di omertà instaurata, contro Angelo Antonio D'Agostino, è l'ultima tragedia di questo paesotto.
Il sindaco di Montefalcione sodale di Festa, pare che scenda dal pero dinanzi alle richieste di pagamento dei canoni evasi per l'utilizzo del Partenio, e la cifra supera il milione al di là degli interessi maturati.
Chissà se la tifoseria si sarà mai chiesta, se le tasse che paga siano anche figlie del denaro che gente come D'Agostino, grande imprenditore a chiacchiere, sfila dalle casse degli (a)vellinesi.
E chi fa parte dell'imbroglio vede sempre un coinvolgimento dei soliti nomi, Festa e Smiraglia, Ettore Iacovacci, invece, è l'unica voce che ha urlato dal primo momento al ladro, senza sortire effetto in un eremo di sordi.
I fatti si scontrano con i trucchi legali che si applicano nelle cause penali, per cercare di vincere a ogni costo, come spesso accade.
Ma resta incontrovertibile, che se ci fosse stato un abuso su una bimba, i cavilli aiutano per non andare in galera, ma chi è uno schifoso, resta tale, è bene ricordarlo a chi si picchi di essere altro, in base a una sentenza che certo non è il Vangelo..!
RDM
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