Ci vogliono le lettere anonime perché una commissione comunale possa avere contezza di quanto accada in città, specificatamente all'utilizzo delle cubature legittime in via di realizzazione, in varie zone del territorio urbano.
Siamo abituati a non capirci mai un cazzo, di quanto si combini per la cronicità di un'abitudine al così fan tutti, che corrompe coscienze e cervello...se c'è..!
La deforestazione del Fenestrelle per mesi e mesi, sotto il fabbricato del Genio Civile nei pressi di Piazzetta Perugini, sotto gli occhi di tutti, compresa la Polizia municipale, ogni Forza dell'Ordine e le istituzioni comunali, che avrebbero dovuto controllare, è passata in cavalleria.
Il Comune e l'ufficio tecnico, avrebbero dovuto sovrintendere, durante l'esecuzione di lavori dei cantieri intestati alla ditta Avagnano, di via Ziagarelli e nell'ex Villa Battista di via Morelli e Silvati.
Interpellato da Ettore Iacovacci e Antonio Gengaro, il funzionario ai lavori pubblici Rosalia Baldanza, asserisce d'aver controllato già due volte.
Quindi perché preoccuparsi se il Comune confuti dinanzi alla Commissione trasparenza, le denunce anonime che invece rappresentano giusto il contrario..?
Il solito Antonio Gengaro fa il punto della situazione, evidenziando le problematiche dei vincoli paesagistici e le norme di salvaguardia, che pare siano del tutto ignorate.
Il refugium peccatorum nel solito pianto greco, della grande mole di lavoro e della scarsità di personale qualificato, per il controllo dei cantieri, ha fatto acido..signora Baldanza..!
Certo, il Codice della Strada non si rispetta perché ci sono pochi Vigili, i cantieri non si controllano per la stessa ragione negli uffici deputati, ma l'organizzazione delle feste e dei balocchi, funziona alla grande..!
Questa è una terra d'imbrogli, di inganni e di abusi, e quello che sta scoprendo la Procura, secondo noi, è ben poca cosa rispetto al sommerso.
La tifoseria ancora scrive Gianluca...Gianluca, sei il miglior sindaco di sempre...figuriamoci gli altri, aggiungiamo noi..!
Una sorta di sindrome di Stoccolma, innamorarsi del proprio carnefice e di tutto quanto produca, è una patologia difficile da curare.
Intanto, siamo nelle mani di una bambina che gioca a fare il sindaco, eterodiretta da un personaggio che non riteniamo lucido e in odore di galera, mentre tutto precipita innescando un pericoloso ordigno pronto a esplodere..!
Ma niente smuove l'atarassica salute mentale dell'(a)vellinese medio, sempre in attesa di qualcosa da parte dell'eroe sotto inchiesta che li fa sognare..!
RDM
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