I sindaci irpini sono gli azionisti del Consorzio Alto Calore da sempre, quasi tutti appartenenti al partito democratico, e da sempre hanno eletto gestioni di colleghi iscritti.
I debiti salivano ma nessuno ci faceva caso, perché erano loro stessi a generarli con le clientele da soddisfare, per poter rimanere in sella il più a lungo possibile.
Non ultimo, il famigerato Michelangelo Ciarcia, oggi sotto inchiesta per i falsi corsi di formazione, che dopo aver contribuito al fallimento del Consorzio da revisore dei conti, è stato eletto direttore generale, così tanto per peggiorare i conti.
E c'è riuscito alla grande, tant'è che la lezione non è bastata, e quindi invece di cercare un tecnico capace conoscitore del settore, di qualunque colore fosse, hanno rimesso uno dei loro, al quale ovviamente possano avvicinarsi, per continuare indisturbati la propria pratica clientelare.Ora piangono o fingono di farlo, come il sindaco di Montoro, Salvatore Carratù, che improvvisamente si è rivelato grande conoscitore dei problemi e delle soluzioni adatte.
Dopo il primo avvento del governo Berlusconi nel 1994, tutti si tenevano a distanza dalle raccomandazioni, ordine del Cavaliere, salvo per i suoi o quelli di Confalonieri.
Insomma la disonestà e lo schifo, fanno parte del tessuto cittadino, la gente, clero compreso, fa il tifo per i delinquenti, anche se presunti tali, e la magistratura perde qualsiasi credibilità.
Gerardo Bilotta
Il figlio di Gerardo Bilotta, Alberto, consigliere di maggioranza, per esempio, visto che il padre è sotto processo da anni oramai, avrebbe dovuto tenersi lontano da Laura Nargi e da tutto quanto rappresenti.Invece ne è diventato persino l'apologeta, mentre sarebbe stato opportuno, si preoccupasse delle persone senza lavoro a causa di quanto hanno combinato all'Aias, in cui il papà faceva il presidente.
La qualità della vita affondata, in questo capoluogo, diventa il termometro di un territorio rotto agli abusi, tanto da diventarne esso stesso cultore.
Siamo convinti di una patologia delle coscienze difficile da curare, le descrizioni che fanno del quotidiano un antro delle streghe, non sono peregrine, e il polso di questa amministrazione, lo troviamo nei dodicimila voti raccolti da un inquisita, per ordine di un signore che si trovava agli arresti.
Che aggiungere se non una speranza fievole, purtroppo, che le cose possano incominciare a viaggiare su una strada dritta, priva di tortuosità e avvallamenti..?
RDM
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