Laura Nargi si è premurata di rispondere a Il Mattino che avrebbe sbagliato nell'enumerare le delibere, arrecando a suo dire, gravi danni d'immagine all'ente che rappresenta, dimenticando che è la sua stessa presenza, ad arrecare danno d'immagine e di credibilità.
Perché non risponde, piuttosto, alle reiterate accuse di conflitto d'interessi che il consigliere Antonio Gengaro le rivolge spesso, visto che non toglie al proprio genitore, la presidenza di una partecipata comunale, il Rubilli..?
E già, in questo caso rinunciare a un bacino di voti qual è la casa di riposo per anziani, sarebbe molto dispendioso in una prossima campagna elettorale, e quindi l'urgenza di una risposta chiara e incontorvertibile a Gengaro non avrebbe senso.
La dignità a scadenza come uno yoghurt, è d'obbligo in casa Nargi, visto che anche il papà non creda sia opportuno dimettersi, magari per evitare ulteriori fiurelle alla figliola inquisita.
In questo mare d'incomprensione, accordi inevasi e piagnistei, Rino Genovese fa la sua parte con dedizione, e continua a lamentare la sfortuna della scarcerazione di Festa, che lo ha bloccato nelle aspirazioni, frutto di un tradimento dei propri elettori.
Che dire, ognuno pensa al proprio orticello, al diavolo la carenza d'acqua e quelle ventimila famiglie penalizzate, oltre alle altre vessate a tratti.
Un bel articolo di fondo sul quotidiano locale del professore Toni Feoli, racconta la strategia tardiva con cui si affrontino le peggiori incombenze, facendole passare alla fine quali piani per la soluzione dei problemi.
Qualunque sia la caduta nel baratro, per profondo che sia, niente paura, c'è un piano, scrive il Professore, e piano sia..!
RDM
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