Gianluca Festa è stato condannato dal Tribunale di Avellino, nella causa per diffamazione, che ha visto vincente l'architetto Erminio Petecchia.
Dovrà pagare dodicimila euro più quattromila per spese legali, oltre a quelle che richiederebbe il difensore Angelo Maietta, se non fosse già pago della carica di direttore generale della fondazione cultura, che gli ha insignito il sindaco per procura, Laura Nargi.
Stiamo in una bolla amministrativa irreale, la signora primo cittadino, ormai procede a guinzaglio strettissimo, sta cacciando in fretta e furia, gli assessori che s'era inventata con grande enfasi, pensando di dare un segnale di cambiamento alla Procura.
Ma Giangi è un guascone che non teme, gli avvocati che lo sostengono l'hanno convinto evidentemente, d'essere in una botte di ferro, e che il processo sarà una passeggiata.Tutto quanto rappresenta un'amministrazione d'accatto, ferma e insulsa, in cui una donna disperata cerca di governare senza farsi accorgere d'essere teleguidata.
Le dichiarazioni di questa gente lasciano il tempo che trovano, bugie e retromarce sono all'ordine del giorno, e la tristezza sta nell'uditorio assente, giornalisti compresi.
Il Centro Autismo continua a subire la scellerataggine di una politica falsa e abbuffina, che si prende gioco della sofferenza da almeno venti anni, e l'amministrazione Nargi ci scatena un senso di vomito, ancora peggiore di quelli precedenti.
Dover subire i sorrisetti vuoti di questo sindaco, che vive le stanze comunali da undici anni, diventa insopportabile, come lo è Antonello Lenzi che pensa di curare i mali di un Consorzio, l'Alto Calore, non conoscendone le dinamiche e le ragioni precipue del suo malessere.
La chiusura delle mandate d'acqua nei quartieri poveri, è una forma di discriminazione idiota, che certo non risolverà alcun problema.
Ci piacerebbe che il presidente argomentasse tecnicamente la procedura, magari asseverata da professionisti capaci e preparati, con esperienza nel settore.
Non si può sempre procedere a tentoni, al Comune, all'Alto Calore, all'Air, che si vanta del riconoscimento del garante della concorrenza e del mercato, dimenticando i pulman incendiati, quelli fermi quasi ogni giorno in autostrada, o i ragazzi lasciati a piedi all'uscita dalle scuole.
Vincenzo Alaia, Antonello Lenzi e Maurizio Petracca..!
L'asilo senza riscaldamento fa a cazzotti con l'attenzione alle coreografie natalizie che tanto appassionano Nargi, ovviamente su indicazione del pigmalione di Tuoro Cappuccini.
Attenderemo intanto, l'ultimo letame in programma, per una giunta che qualcuno forse capirà, non avrebbe dovuto mai nascere.
L'assessore uscente Leandro Savio, vorrà fornirci le proprie ragioni dello scontro che c'è stato con la fascia tricolore, pare per un diniego a Nargi, circa l'interrogazione subita in Procura.
Se fosse vera l'indiscrezione, non crediamo si debba aggiungere altro.
RDM
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