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venerdì 12 aprile 2024

Avellino: la "storia" di cui parla Festa, é la più triste del Capoluogo, dal '45 ad oggi..!



È difficile descrivere la malagestio dell'amministrazione Festa e della sua maggioranza, vera copia conforme dell'ex in fascia tricolore.

Scappare dinanzi al dibattito con l'opposizione, non solo é una palese forma di vigliaccheria, ma dimostra che continua a subire il peso di una condizione servile nei confronti di Festa. 

Ci chiediamo quali siano le prebende che l'ex podestà gli abbia riconosciuto, o se soffra semplicemente, la sindrome del cameriere, nota patologia specificatamente italiana. 

Gianluca Festa in questi cinque anni, ha creato un clima di terrore così potente, che nonostante la propria autodefenestrazione, i tanti cuor di leone che costellano gli uffici e il Consiglio comunale, ancora tremano nelle mutande.

E la reazione spropositata di Laura Nargi, sindaco facente funzioni, dimostra ancora, se ce ne fosse bisogno, l'arroganza di questa donna, assolutamente inidonea a rappresentare gli (a)vellinesi.

Voleva cacciare dei ragazzi che protestavano giustamente, dinanzi all'ennesima violenza amministrativa, con le Forze dell'Ordine per le operazioni speciali, la Digos, quasi ci fosse un'insurrezione atta a turbare l'ordine pubblico...!

Insomma, la scuola Festa ha lasciato il segno, e la relazione di fine mandato di Giangi, é allo stesso tempo la solita autoesaltazione che sfocia nella patetica intestazione di traguardi inesistenti, e la conferma che l'affidamento dei tanti appalti riportati, fossero parte della strategia che gli contesta la Procura.

Pretendere il dieci per cento su ogni cantiere, secondo le intercettazioni, sono una bella motivazione a crearne tanti, che poi restino fermi, come la Dogana o il Palazzo De Conciliis al Duomo, che importa, il grano é in cascina...!

Il sospetto che perfino l'appalto dei semafori, sia pilotato, ci coglie: 

come mai é stato pagato prima che questi fossero riparati..?

Ma uno come Giangi, non poteva mancare di esagerare anche spudoratamente, generando quel conato che ormai ci condiziona al solo ascoltare le sue mirabolanti valutazioni.

Il Piano di Zona e il Centro Autismo, elencati quale storico traguardo raggiunto.

Sinteticamente, cinque anni di vergogna continuativa, e invece delle quarantacinque pagine sprecate, redatte dall'istrione per sempre, bastava ricordare le due azioni sociali, e si sarebbe aperto un universo di miseria e falsità.

I bilanci, poi, sono l'ultima balla galattica che poteva tentare di intortare alla gente.

L'assessore Cuzzola ha già dato grande saggio di come non si debba stilare un documento contabile, per cui non ci meraviglieremmo se anche questa zona grigia, fosse un altro capitolo al vaglio della Procura..!

RDM


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