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sabato 16 marzo 2024

Avellino: se una parte della città guarda con astio chi chieda giustizia, questa é persa..!

La nemesi: il sindaco Gianluca Festa seduto a fianco del 
Procuratore capo Domenico Airoma...!

Ci chiediamo se il presidente Asi Pasquale Pisano, in questi mesi, abbia provveduto a riscuotere lo stipendio, e per quanti altri lo abbia fatto.

Abituati alla vecchia guardia imprenditoriale avellinese, incapace di tutelarsi prima della compagine operaia, troviamo indegno l'atteggiamento del presidente Pisano, nei confronti dei lavoratori Asidep, costretti a mendicare il proprio diritto alla mercede.

Il presidente Asi, Pasquale Pisano

Il sindaco ha copiato di sana pianta l'atteggiamento arrogante e strafottente del datore di lavoro Asi, negando alla città il diritto alla difesa dinanzi a una spesa inconsulta, che ha leso ancor più le casse in dissesto del Comune.

I consiglieri dell'opposizione avevano denunciato già da un anno al Prefetto, l'impossibilità di venire a conoscenza delle delibere, ma come ripetiamo spesso, Paola Spena sembra più 'a zia 'e Giangi, piuttosto che la massima istituzione locale.

La castellana di Palazzo di Governo non è mai stata un riferimento esaustivo per la parte meno numerosa dell'Assise, tant'é che senza la Procura, tutto sarebbe passato in cavalleria.

Certo il Prefetto Paola Spena non può cavarsela per il rotto della cuffia, perché in questa sporca faccenda, le responsabilità sono tante e tali che mai un'associazione a delinquere sia stata formulata così accuratamente.

I capi d'imputazione sono tanti e tutti rilevanti, ma colpiscono ancor più, i commenti de i Giangi plaudenti di grande tolleranza e anzi d'accusa, nei confronti di chi abbia denunciato. 

La rappresentazione del proprio ebetismo che non gli consente di focalizzare le ragioni di difesa della città, e quindi di loro stessi, non meraviglia ormai.

L'elettorato di Festa si contraddistingue proprio per la carenza cronica di interesse per legalità e morale.

Il Procuratore Airoma sta perseguendo una difesa a tutto campo, delle norme basilari per la gestione della res publica, e certo il lavoro sarebbe stato alleggerito, se il Consiglio per la quota di maggioranza, la giunta, i funzionari e i dirigenti di Palazzo di Città, avessero operato secondo coscienza e rispetto per la legge.

La prigionia per quindici giorni, di gran parte della città..!

Ma Avellino è un antro delle streghe, e l'orrore che la signora Ida Grella, dirigente Pd, disegnava con le proprie dichiarazioni, ne é l'esempio plastico.

Riteneva, l'ineffabile direttore scolastico, che fosse priva di responsabilità l'approvazione dei bilanci in Consiglio comunale, fossero farlocchi o no, o l'abuso edilizio della struttura di Piazza Libertà che avrebbe dovuto ospitare la propria associazione Cirpu.

Ma le cose nel mondo reale, a dispetto di quanto pensi Grella o la tifoseria giangesca, vanno avanti diversamente, e se un sindaco dovesse affabulare con feste e festini, distraendo denaro pubblico per altri scopi, é giusto e evangelico che venga perseguito penalmente, insieme alla cricca che gli ha permesso le azioni contra legem.

RDM





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