Il giudice monocratico Gian Piero Scarlato, ha assolto tutti gli imputati per il falso in bilancio del 2013, perché il fatto non é reato.
Beh, soldi buttati nel cesso per anni di udienze e spese di giudizio, che hanno dimostrato quanto sia inutile il lavoro della Procura, se un solo giudice riesca a vanificare le indagini e il lavoro di un intero gruppo di sostituti procuratori, impegnati per anni a studiare casi e prove, anche complessi.
Da sempre uno dei problemi più seri di questo Paese, é rappresentato da una giustizia che nessuno ha mai potuto o saputo riformare.
Gianluigi Marotta, il ragioniere capo, e i revisori dei conti sono andati assolti, perché per Scarlato, pare, falsificare i bilanci di un'amministrazione, non é una truffa alla cosa pubblica e un danno erariale.
Quindi é pienamente comprensibile che il sindaco e tutti gli indagati, in quest'ennesimo caso di mala amministrazione, facciano salti di gioia.
Tutto può accadere ad Avellino, e forse alla fine sarà proprio il Procuratore che dovrà chiedere scusa, e farsi ammanettare.
L'associazione a delinquere, la corruzione, la turbativa d'asta, l'abuso d'ufficio, le false fatturazioni, non bastano alle indagini...mancano la rapina a mano armata e l'omicidio, perché la città possa incominciare a indignarsi, e magari il magistrato di turno riesca a vederci qualche fatto penalmente rilevante.
E le intercettazioni ambientali che volete che siano, le interferenze sono all'ordine del giorno, e di questi tempi tutto viene falsato con gli accessi forzati...insomma, lasciateli fare...sò ragazzi..!
RDM
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