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giovedì 21 marzo 2024

Avellino, circondata dallo schifo più profondo, fatica a capire che esista anche la legge..!


Era Natale 2020: la scena del grande imbroglio della consegna delle chiavi degli alloggi..!

La situazione al Comune degli indagati va peggiorando di giorno in giorno, anche se dopo la sentenza del giudice monocratico Gian Piero Scarlato, circa i falsi in bilancio, con l'assoluzione di quasi tutti i rinviati a giudizio, seri dubbi sulla giustizia, ormai opinabile, s'infittiscono nell'immaginario del cittadino.

Altro che fiducia nella magistratura, o che le sentenze non si discutono, i fatti sono altro, e sempre più lontani dalla sofferenza della società civile.

In questi anni di Gianluca Festa, si è capito immediatamente verso quali lidi saremmo approdati, anche se non pensavamo a un disegno delinquenziale tanto evidente.

Quello che ci indigna profondamente é l'assoluta strafottenza dinanzi ai drammi e al disservizio, pensando di superare il tutto, favorendo la parte peggiore della città, con un liberi tutti che ha penalizzato radicalmente, il diritto e il rispetto delle regole, oltre che della legge.

Abbiamo assistito a un assalto inverecondo della cosa pubblica, farcito da affabulazioni e superficialità, nella considerazione delle problematiche che sono tante, e favorito dalla paura di manifestare il proprio dissenso, per una viltà clientelare insita nell'animo avellinese.

Perfino il servizio giornalistico sulla presa per i fondelli della consegna alloggi di via Luigi Imbimbo, ha evidenziato il timore che vive nelle persone, penalizzate e abusate, ma incapaci di dire basta mettendoci la faccia.

Qualche anno fa, quegli stessi condomini avevano chiamato Massimo Passaro, scaricandogli il problema sulle spalle, salvo poi fare marcia indietro, perché il sindaco aveva rimodulato le solite falsità.

Anche lì la gestione era di Filomena Smiraglia, il funzionario sotto inchiesta, e le anomalie progettuali e di messa in opera o finanche dei materiali utilizzati, vanno ricercati nella direzione dei lavori e del collaudatore in corso d'opera.

Appalti e nomine pilotate, secondo la Procura, non hanno portato bene alla povera gente che attendeva da quarant'anni... quaranta, un alloggio, che pure costava trecento euro ogni mese. 

Alcuni pagavano con il rdc, che non esiste più, e altri con la pensione sociale di poco più di quattrocento euro.

Il sindaco purtroppo per noi, aveva preparato un piano strategico che sembra un tragico assalto alla diligenza, incominciato immediatamente con una marchetta a D'Agostino.

Forse, il prenditore di Montefalcione, non gradiva la presenza di un mercato dinanzi al parco che stava per inaugurare; 

e ignorando i canoni milionari dovuti al Comune, si permetteva di tagliare alberi comunali e allargare un marciapiede variando pericolosamente, la geometria esistente.

Le intercettazioni durate, a quanto si conosce, nove mesi, hanno evidenziato una svendita della città, tanto miserabile quanto vigliacca.

Primo traguardo raggiunto sono le dimissioni del piccolo consigliere adoratore di Festa, Diego Guerriero, che dovrà inventarsi qualcosa di serio per evitare la galera.

Solo un giudizio particolare in tribunale, potrebbe salvare dalla ignominia più nera, i protagonisti di questa vicenda che, a nostro avviso, aumenteranno ancora, perché non é possibile che Smiraglia potesse correggere delibere già ufficilizate, se non fosse agevolata da altre complicità.

RDM


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