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lunedì 4 marzo 2024

Avellino: e alla fine, il virtuale lascia spazio e tutto viene a galla..!


Finalmente la realtà sta sconfiggendo la fantasia utile a truffare gli elettori..!

Stabilendo un criterio valutativo equo di gestione dell'amministrazione, questo non può prescindere dai servizi che certo non rispondono alla voce festeggiamenti..!

Il maltempo sta mettendo a nudo una peculiarità delle cattive abitudini, e la manutenzione delle caditoie che hanno bisogno costante di una pulizia certosina, racconta la caducità del pensiero e la miseria dell'intelletto.

La città é brutta da percorrere per i restringimenti artati in funzione di una filovia obsoleta e inesistente, la circolazione determina ingorghi e appesantimento inquinante che le centraline registrano ai massimi livelli da anni.

Ma se il pensiero unico è rivolto all'imbonimento delle menti, già deboli e influenzabili degli (a)vellinesi, attraverso croniche emorragie economiche per il transitorio, le speranze che qualcosa possa cambiare, sono al lumicino.

Finalmente la parte sonnolente dell'opposizione s'é svegliata da quella forma di viltà che l'ha contraddistinta, mentre Nicola Giordano faceva tutto da solo.

Il consigliere che ha messo con le spalle al muro l'arrogante di Palazzo di Città, come scriviamo da tempo, è il miglior  candidato che la sinistra possa sperare.

Pd e M5S ci hanno girato attorno, spendendo nomi che nulla hanno a che vedere con le logiche di un territorio sconosciuto ai più, insieme alle dinamiche comunali falsate da un sindaco podestà che di fatto, ha ingessato funzionari e dirigenti.

L'Ingegnere è sempre stato una spina nel fianco e le sue capacità amministrative parlano da sole. 

Oltre a essere persona educata ma determinata, si presenta in netta contrapposizione al fare arrogante e aggressivo di Gianluca Festa, con una suadente dialettica forte della fondatezza delle argomentazioni.

Insomma, la Procura ha scoperchiato il vaso di Pandora dopo le denunce di Giordano, e Gianluca Festa sarà difficile che non entri a piè pari nella storiaccia.

Ho fatto rinacere la città dopo anni di immobilimo, la solita stantia frase di Festa, che dimentica d'essere stato protagonista degli anni che definisce di stasi.

Troviamo veramente singolare che questo signore continui con la solfa della rinascita, dinanzi a due concorsi assurti alle cronache giudiziarie nazionali, in cui è implicato il vice sindaco Laura Nargi in linea diretta, per aver assegnato ad un parente un ruolo decisionale fondamentale.

E ancora, la solita Filomena Smiraglia, dirigente già coinvolta nel concorsone e i fratelli Guerriero, sono accusati di associazione a delinquere, turbativa d'asta, corruzione, rivelazione del segreto d'ufficio e falso.

Diego, capogruppo di maggioranza al Comune, e uomo di fiducia del sindaco, e Fabio, commercialista, allestivano la rinascita di Giangi.

Gli appalti e Eurochocolate, restano in attesa, e l'occultato insieme delle delibere fantasma, dovranno per forza coinvolgere molta gente che per non inimicarsi il sindaco, padre padrone del Comune in questi anni, ha asseverato ogni suo desiderio. 

I fatti sono gravissimi, obnubilati semplicisticamente dalle chiacchiere e le fantasmagoriche invenzioni del sindaco: 

l'assessore al brand, i premi, gli emolumenti a varie associazioni di fuori provincia, oltre ai cantanti, i palchi, i fuochi e tutto quanto d'effimero esista sulla piazza.

Lasciando da parte l'onestà, che dovrebbe essere un bagaglio connaturato in ognuno, difettiamo di moralità e ancor di più di buon gusto, la dignità e il rispetto poi, sono sostantivi sconosciuti.

RDM

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