La Procura faccia chiarezza, e approfondisca, non mi aspetto altro...l'ultima messinscena dell'attore, che nel film che gli gira in testa, descrive un copione scritto da altri, e che lui sta mistificando, per continuare con la farsa iniziata circa cinque anni fa.
I fatti contano, e le chiacchiere caro sindaco, ormai hanno fatto acido, purtroppo per lei la giustizia tarda ma alla fine arriva, e solo se avessimo avuto un Prefetto di altra pasta, la sua permanenza sui palchi, sarebbe durata poco.
Al momento, intanto, per i due partiti di sinistra, stabilire il nome del candidato che condurrebbe le operazioni elettorali, diventa una priorità con scadenza a mò di yoghurt, perché i tempi devono rispettare un protocollo metabolico.
Gli elettori, infatti, devono capire di che pasta sia fatto il candidato, e per questo ha bisogno di conoscerlo, ascoltarlo, parlargli.
Nicola Giordano è molto conosciuto, certo, ma la gente dovrebbe imparare ad apprezzare il suo modo di approcciarsi, per poter fare la differenza con Festa, che ama stringere le mani ma guardando altrove.
I tre moschettieri...!
La voragine che Giordano ha aperto, ha colpito seriamente la sicumera di un'amministrazione capace di nascondere ben centosettanta delibere.
Dogana, Grande srl, concorsi, appalti e miseria col Piano di Zona o il Centro Autismo che vorremmo ritornassero ogni notte nei sogni di Giangi, mentre i personaggi scelti personalmente a Napoli e in periferia, o in Calabria, lo metteranno di cattivo umore ogni volta che li incrocerà.
RDM
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