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giovedì 4 gennaio 2024

Avellino: un sindaco burattino così, lo meritiamo tutto...!

Le figuracce di Festa non si contano: lo sfottò di Venditti e del pubblico, viene scambiato per grande apprezzamento..!

La considerazione seria circa le prossime amministrtive, secondo noi, vede due gruppi opposti che recitano la parte degli antagonisti dell'uscente Giangi Festa, una destra sgangherata e un partito democratico che si avvale di una sparuta base, del Movimento una volta grillesco.

Se fossimo in un paese scarsamente contaminato, dalle astruse leggi della raccomandazione, fondate sul cazzismo più becero emulsionabile, personaggi istrionici che basino la propria popolarità sull'istigazione al delirio, qual é il nostro attore da avanspettacolo, non avrebbero motivo d'esistere.

Malauguratamente l'(a)vellinese medio è rappresentato da categorie poco acculturate che si cimentano nello sbarco del lunario quotidiano, e altre impiegatizie, fondate sulla conoscenza e il favore personale.

Le rimanenti si dividono tra professionisti e imprenditori di piccolo cabotaggio, che si svendono per un incarico o una promessa quasi mai rispettata, ma di forte impatto emotivo.

La vergogna più uniformemente vicina allo schifo è rappresentata dall'esistenza dei saltatori della quaglia Petitto e D'Agostino, figure discordanti e divisive, permesse dalla visione ipovedente di Gianfranco Rotondi, elevato a grande guru della politica per decreto meloniano.

Situazioni fastidiose e infantili che da sole si rappresentano quali espressioni farneticanti, che solo una piazza elettorale priva di qualsiasi credo se non quello personale, poteva ergere a punto di riferimento.

Rino Genovese è un bravo ragazzo che si sta sottomettendo al gioco perverso dei propri carnefici, fermamente intenzionati ad agguantare il potere pur di farsi belli con una Meloni feroce e vendicativa.

Dopo il primo spoglio, resteranno in pista Festa e De Maio, che comunque, ha una compagine piuttosto nutrita alle spalle, formata da Pd e Movimento.

     Benni De Maio

Pertanto al ballottaggio, sicuro come la pazzia di Benjamin Netanyahu, trovemo Festa pronto ad accogliere il sostegno del nulla rotondiano, alla faccia di quanto combinato contro la città, negli ultimi anni.

E allora non ci resta, turandoci il naso di montanelliana memoria, che fare il tifo per il Pd di Benedetto De Maio..!

RDM



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