Giornale d'informazione e commento di quanto accada sul territorio avellinese.

martedì 2 gennaio 2024

Avellino: le amministrazioni vanno a chi si faccia vedere tra la gente...e basta..!

I marciapiedi scassati che valgono, se si canta, si suona e si balla..?

Alla fine il bilancio di questi anni festiani, può tradursi nel raddoppio delle indennità per il sindaco e i suoi prescelti per ben due volte, un tunnel ancora chiuso, un Centro autismo beffato dalle paranoie giangesche. 

Gli alloggi allagati e privi di riscaldamento, una filovia inesistente che ha paralizato la circolazione, il Piano di zona offeso e bistrattato. 

Alla faccia dei bisognosi che certo avranno assistito alla vergogna di una spesa megagalattica, che non ha lasciato altro oltre a un debito infame.

Ingessato il Centro città, la Provincia e la Prefettura che gode se la gente le urina addosso, ci ritroviamo tra le paranoie del sindaco che non sa che inventarsi pur di non perdere lo scranno a Palazzo di Città:
 
l'idiozia della gente che lo osanna per aver speso denaro pubblico spudoratamente, in un Comune in dissesto, plaude il sindaco presenzialista che si fa chiamare per nome..!

Il popolino del dammete e pigliate inneggiava alle parole di Festa più esaltato che mai: 

l'Italia guarda ad Avellino, bellissima e straordinaria...il 2024 spiccheremo il volo, e non ci fermerà nessuno...

Beh, a questo punto non c'é altro da dire, l'imbonitore ha fatto la propria parte puntando sulle pecore che incapaci di pensare, ormai in preda all'alcool e pronte ad accogliere qualsiasi gesto o puttanata, era lì a pagare il debito di riconoscenza al sindaco..!

Quando arriveranno le nuove tasse, chissà se si ricorderanno degli inni, gli applausi e le urla sguaiate a ogni stronzata profferita dal re dei palcoscenici; 

é riuscito a zittire perfino Antonello Venditti, il prossimo passo sarà presentare Sanremo..?

Il problema di personaggi alla Festa nei ruoli importanti istituzionali, è il suffragio universale che dà la possibilità a un elettorato ignorante e disattento, ma pregno del proprio cazzismo, di scegliere il peggio per la Comunità.

È difficile che una tribù di cannibali, possa scegliere un capo vegetariano, e Gianluca Festa ne rappresenta il simbolo più calzante: 

uno stupido che non riesce manco a capire l'offesa di Venditti, io a questo mò porto a casa, scambiandola per un complimento, manco il questo gli è risuonato nella mente, tale e quale al tu a stà chi pieri petterra, di De Luca.

Allo spegnimento delle luci, il frastuono, i pulman venuti da fuori provincia per ascoltare aggratise Antonello Venditti, e il palco, non saranno manco un ricordo, quel che resta, però, sono i problemi vecchi in un anno nuovo.

RDM



Nessun commento:

Posta un commento