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mercoledì 13 dicembre 2023

Avellino: studiare per abbandonarsi all'effimero, è il segno di un'incultura cronica..!


Maria Elena Iaverone, quando era vice sindaco nella giunta di Paolo Foti e militava nel Pd..!

Laura Nargi vuole attrarre visitatori ad Avellino, spendendo l'inverosimile per luci e cantanti, perché da par suo, non ha minimamente idea delle ragioni utili a una Città per affascinare e insieme, fungere da richiamo irrinunciabile per il turismo.

I mercatini mutuati inappropriatamente da realtà consolidate negli anni, si presentano brutti e fastidiosamente sopportati dalla gente, che non capisce da dove provenga una concentrazione tanto esagerata di cattivo gusto.

Il vice di Festa ovviamente, desta ancora più preoccupazione delle invenzioni del proprio capo in testa. 

La gara con Salerno, improponibile anche solo dal punto di vista geografico, diventa il delirio d'onnipotenza di un personaggio che a ogni costo, vorrebbe abbandonare la nicchia della marginalità in cui l'ha relegato il sindaco, dopo aver dato vita all'effimero assessorato di Barbara Politi. 

Barzelletta, la definizione giusta non solo per Avellino, ma dobbiamo dire per l'intero Paese, e la figuraccia di Gnogna con i due Russi che l'hanno presa per i fondelli, ha dimostrato anche di che pasta sia questa signora che racconta a un estraneo, foss'anche il Re di Giordania, pensieri in contrasto con la propria politica.

Insomma, cafonaggine, miseria e indigenza spirituale, la fanno da padrone, e da noi non bisogna certo usare la lanterna di Diogene per incontrare il peggio a ogni livello.

Buonopane, il presidente della Provincia s'é offeso perché non è stato invitato quando c'é stato il figlio di De Luca sul partito, figuratevi l'onta, ma quel che disegna appieno il valore della fauna politica locale, è l'individuazione dei due candidati che potrebbero rappresentare la destra alle prossime amministrative.

Un'attesa lunga e difficile, un parto impegnativo, al limite del cesareo, alla fine i nomi che sono stati fatti sono davvero impressionanti: 

Giovanni D'Ercole e Maria Elena Iaverone...!

Le tende indiane che vorrebbero sembrare un mercatino natalizio: 

la vergogna è un sostantivo dimenticato..!

Il primo l'abbiamo tenuto nascosto per anni, evidentemente perché potesse prepararsi affinando la propria competenza amministrativa.

Infatti in questi anni, mai visto e né sentito sulle problematiche avellinesi, mentre l'ex vice di Foti, Maria Elena Iaverone, è passata da sinistra all'estrema destra, con un partito secessionista che sta preparando un inverecondo piattino, chiamato Autonomia regionale, affidato a Roberto Calderoli, tre volte condannato per razzismo.

Improvvisa l'illuminazione di Iaverone per Matteo Salvini, un'autentica disgrazia per il meridione, e per non farsi mancare il sigillo d'origine controllata, anch'egli condannato per razzismo..!

Ovviamente i discriminati per questi personaggi sono i meridionali che come fecero nel 1860, si fidarono dei Piemontesi, e finirono depredati e massacrati.

RDM


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