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sabato 9 dicembre 2023

Avellino, solo luci e minchionature..!

Gianluca Festa, da par suo, dimenticando che è uno degli artefici di questo stupro, s'atteggia a salvatore della Patria..!

Gianluca Festa presto si beerà della nuova piazzetta Castello, nata vecchia di oltre sedici anni, era sindaco Pino Galasso e l'attore che tanto si sbraca per riempirci ancora una volta di stronzate, era vice sindaco: 

oggi ha permesso che per un'area di tre o quattrocento metri quadrati, si spendessero altri quattro anni e sei mesi.

Una vergogna che sommata a ogni altra, rende veramente difficile discutere con i suoi estimatori che certo, hanno goduto di qualche incarico o prebenda o di una promessa.

Troviamo incommentabile il percorso amministrativo di un personaggio che ha immediatamente, perso di vista il buon gusto e la realtà.

Siamo stati subissati fin da subito dalle figurelle di Festa che intervistato appena eletto, da Rete 4, mentiva sulla filovia che era chiusa da anni nei capannoni e per la quale pagavamo, come facciamo tutt'ora, un'esosa assicurazione di molte migliaia di euro all'anno, nonostante non funzioni.

Fu subito sbugiardato dallo studio che occupava Mario Giordano, e lui con una giravolta molto disonorevole, finse d'aver capito male.

Da allora una dietro l'altra, tra canzoni, balletti e male parole del governatore De Luca, nella sua città e pubblicamente, senza che osasse profferire parola.

Però al Comune è il padre padrone, nessuno gli sbarra la strada e tutto questo lo ha reso ancora più arrogante e determinato, a perseguire il propprio disegno di svuotamento delle casse comunali.

Infine, ma certo fondamentale, è il problema sicurezza che ormai ha preso un avvio preoccupante, e l'analogia con le zone pericolose di Napoli non è peregrina.

Ultimi in tutto, e se l'Irpinia sembra che stia cavalcando un'onda che doni serenità, Avellino si erge tra tutti i paesi della provincia, quale esempio da non seguire e da evitare per non subire contaminazioni.

Restiamo il peggio in ogni settore, e d'altronde dopo quarant'anni di governanti buoni in un circo, non avremmo potuto sperare altrimenti.

Il motto dell'elettorato resta sempre il solito, stantio, masochista voglio verè sto fesso addò vole arrivà..!

RDM

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