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lunedì 11 dicembre 2023

Avellino: le luci spengono ogni dramma...siamo magici..!



Che ci vuole ancora per tradurre le stronzate di un sindaco che vive il film che gli gira in testa, nella realtà e nei drammi di tanti cittadini che a volte, per rispetto della propria dignità, custodiscono nel profondo dell'anima la sofferenza che li accompagna senza sosta.

La rinascita, l'ultimo termine idiota che non ha nulla a che vedere con lo status quo di una cittadina in smobilitazione, non va certo d'accordo con gli episodi di violenza quotidiana, e l'invivibilità ampiamente riconosciuta da tutte le classifiche nazionali.

Il tentato suicidio dello scorso sabato in via Dante, dimostra che perfino persone più o meno abbienti, si trovino in difficoltà e la scelta di spendere settecentocinquantamila euro per luci e festoni, sarebbe stata superata da un controllo a tappeto delle depressioni, e da un aiuto concreto ai senza tetto.

Le politiche sociali inesistenti, sono una concausa insieme alle tragedie legate all'autismo o al male di vita, che persone in perenne disagio economico e sociale, provano costantemente da anni.

Un'amministrazione illuminata si sarebbe fatta carico del disagio in primis, poi se le finanze l'avessero permesso, e non è il nostro caso, avrebbe tentato di creare un'atmosfera natalizia attenta a tutta la città, e comunque, non alle solite zone privilegiate.

Quel che accade nel quotidiano, diventa marginale dinanzi alle luci e ai complimenti di quanti non hanno i problemi di chi viva con l'acqua alle caviglie in casa, privo di riscaldamenti o con un bimbo autistico.

Certo, senza le luminarie Avellino è un cimitero, ha scritto qualcuno senza cervello, e allora che vogliamo fare, le teniamo accese tutto l'anno, risolvendo così ogni classifica di vivibilità..?

I poveri idioti che si esaltano insieme al sindaco, chissà se fanno mente locale: 

le luci consumano e le tasse aumentano, e quando tutto avviene in una città alla canna del gas, diventa criminale continuare ad approfittarsene, e ancor più se il denaro utilizzato fa parte del fondo per le emergenze.

E in ultimo, la scelta degli addobbi resta come sempre un già visto privo di ogni originalità, e solo la cafoneria che si accalca in questo triste paesucolo, riesce ad entusiasmarsi: 

d'altronde la classe elettorale che ama Gianluca Festa è di tal fatta, e non si scappa..!

RDM


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