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sabato 2 dicembre 2023

Avellino, ridotta a un parco giochi privo di cultura e speranza nel futuro..!



I fenomeni: classica espressione del nullismo avellinese...!

Una città sofferente non ha bisogno di personaggi come il sindaco, pronto a festeggiare e a fregarsene dei bimbi autistici che devono patire il proprio malessere.

E l'elenco è lungo delle incompiute o abbandonate;  

quanto sia esiziale, viene puntualmente ignorato, mentre scelte opinabili ed effimere, diventano un imperdibile traguardo.

Il Consiglio non ha disponibili le delibere degli impegni economici per i soliti stantii e offensivi festeggiamenti, elementi distintivi della politica festiana che non ha mai avuto quale punto di riferimento, gli interessi della città.

La filovia è stato un aborto annunciato, insieme agli effetti collaterali dei restringmenti stradali, completati dall'ennesimo delirio di una spesa paranoica per delle strisce nelle carreggiate, denominate spudoratamente pista ciclabile.

Ciliegina sull'immensa torta ormai svanita, l'attraversameto in sella alla bici sulle strisce pedonali, in netta contrapposizione al Codice della Strada.

È meravigliosa la complicità del comandante Arvonio, che pure dovrebbe avere almeno un'idea diversa sull'applicazione della legge, ma purtroppo in sua difesa, interviene il proverbio dello zoppo che costringe all'imitazione.

Beh, gustiamoci quest'ultima festa dello spreco, almeno la speranza, con un orrendo schieramento di tende indiane, retaggio di un cattivo gusto difficile da debellare, con gente arrogante e dedita alla saccenteria più becera.

Mentre è la provincia che ci dà lezioni, e se a Lacedonia si cerca di educare motivando allo studio i giovani, la ratio è tutta nella voglia di crescere culturalmente, senza perdere di vista il futuro sviluppo professionale.

L'Istituto De Sactis, rileviamo dal manifesto, è oggi una rilevante realtà educativa e di aggregazione del territorio.

Luogo privilegiato d'inclusione atto a favorire la coesione sociale e la ricostruzione del legame con la comunità locale.

Un paese dotto che s'interessa precipuamente dello sviluppo sociale, riuscendo a rallentare fughe in avanti, determinate dalla semplice voglia di strafare o di vivere d'aspettative spesso fondate sul nulla.

L'Istituto Magistrale di Lacedonia, nato per volontà di Francesco de Sanctis, è una delle prime scuole superiori di fine '800, e la formazione dei maestri che fronteggiarono l'analfabetismo, continua oggi combattendo una globalizzazione di stupidità. 

La scuola d'apprendimento tecnico, scientifico e professionale, attraverso quello studio delle materie umanistiche che ricordando il passato, costringono a migliorare il presente tanto da poter guardare con fiducia al futuro, è una speranza per chiunque non voglia soggiacere supinamente, alle mode influenzate dai social.

RDM







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