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venerdì 15 dicembre 2023

Avellino: l'Irpinia mantiene i valori che il Capoluogo ha disperso nel tempo..!

Lacedonia, il tocco pittorico dell'Artista speciale..!

Rosa Cassese dirige l'Istituto De Sanctis a Lacedonia, un paese che potrebbe sembrare come tanti altri, e la sua storia che forse inizia già nel neolitico, si confonde con altre che non sono mai riuscite a dispensare quella dignità, che si traduce nell'orgoglio d'appartenenza.

La Lacedonia dei Sanniti e dei Romani...il brigantaggio e il terremoto del '30...le lotte dei braccianti...hanno creato un popolo forte e sicuro di sé. 

E questa scuola che insegna vita e arte lavorativa, caldeggiata da professori e discenti, insieme agli stessi Lacedoniesi, funge da esempio scritto in lettere d'oro, per chiunque non fugga dalle proprie radici, ma le fortifichi con il piglio del custode di una realtà pregna di sacrificio e onestà.

Tutto quanto accade in conformità con la decadenza culturale che allontana sempre più, il futuro di una generazione profondamente secolarizzata, ignara del baratro che sta sfiorando, avvicinandosi in maniera ormai irrefrenabile, a una triste conclusione.

Si seguito, riportiamo un articolo di  Christophe Clavé, italiano naturalizzato svizzero, laureato in scienze economiche, docente di strategia e gestione.

Interessanti le sue conclusioni che condividiamo, capaci di dare un senso a tutto quanto ormai, un senso non ce l'ha, parafrasando un brano di Vasco. 

RDM

Da circa 10 anni i figli stanno crescendo meno intelligenti dei genitori. Mai successo prima.

Il Quoziente Intellettivo medio della popolazione mondiale sta diminuendo nell’ultimo ventennio.
Memoria e capacità di apprendimento.

Una delle cause è l'impoverimento del linguaggio. (Non unica causa principale) Diversi studi (citati a fondo del testo) dimostrano infatti la correlazione tra la diminuzione della conoscenza lessicale (e l'impoverimento della lingua) e la capacità di elaborare e formulare un pensiero complesso.

La graduale scomparsa dei tempi (congiuntivo, imperfetto, forme composte del futuro, participio passato) dà luogo a un pensiero quasi sempre al presente, limitato al momento: incapace di proiezioni nel tempo.

Meno parole e meno verbi coniugati, meno capacità di ricordare e memorizzare il passato, implicano meno capacità di esprimere poi le emozioni e meno possibilità di elaborare un pensiero.
Gli studi hanno dimostrato come parte della violenza nella sfera pubblica e privata derivi direttamente dall'incapacità di descrivere le proprie emozioni attraverso le parole.

Quando ti mancano le parole per spiegarti e per avere ragione … capita di ricorrere alla violenza fisica.

Più povero è il linguaggio, più il pensiero scompare.
La storia è ricca di esempi e molti libri (1984, di George Orwell; Fahrenheit 451, di Ray Bradbury) hanno raccontato come tutti i regimi totalitari abbiano sempre ostacolato il pensiero attraverso una riduzione del numero e del senso delle parole.

Se non esistono pensieri, non esistono pensieri critici.
E non c'è pensiero senza parole.

Coloro che affermano la necessità di semplificare l'ortografia, sfrondare la lingua dei suoi “difetti”, abolire i generi, i tempi, le sfumature, tutto ciò che crea complessità, sono i veri artefici dell’impoverimento della mente umana.»

Christophe Clavé


1 commento:

  1. Quanto scitto per Lacedonia vale in realtà per ogni singolo luogo e dell'Irpinia, dove la Storia inizia dall'Età della Pietra (qualche asinello parla di Neolitico, ma ignora i 700.000 anni precedenti, di cui l'Irpinia è una delle più importanti testimonianze europee. Venendo al presento, possiamo chiudere gli occhi sullo scempio infame in atto proprio nel territorio dell'Irpinia d'Oriente aa causa delle pale eoliche? è un discorso complesso, dove vittime e carnefici si scambiano di ruolo, ma prima o poi la verità vera verrà fuori.

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