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sabato 4 novembre 2023

Avellino non cambierà mai: ci vorrebbe un bando europeo per scegliere l'amministrazione..!


La tempesta Ciaran è una delle concause di un disastro annunciato da anni e anni, l'incapacità o la mancanza di formazione amministrativa, o ancora, una condizione mentale atta all'affarismo, ha determinato le situazioni catastrofiche in cui languono i territori.

Una volta si procedeva alla manutenzione degli argini dei fiumi, alla pulizia delle caditoie, delle cunette, invece si è praticato il disboscamento assassino che ha dato la stura a smottamenti e frane.

Oggi i governatori e i sindaci fanno a gara per chiedere stati di emergenza propedeutici alla riscossione di enormi finanziamenti, che provvederanno a utilizzare come meglio credano.

Stefano Bonaccini, il presidente dell'Emilia Romagna, dove Elly Schlein fungeva da vice, rappresentano l'esempio di come non si spendano i denari per rispondere preventivamente alle avversità. 

A dramma ottenuto, i colpevoli danno la colpa ai cambiamenti climatici, nuova formula autossolvente, alla pioggia che ha colpito come mai prima, e a tutte le altre stronzate di cui solo la politica riesca a raccontare spudoratamente.

Avellino sopravvive per la carenza di fiumi importanti, perché alla fine oltre agli allagamenti di intere arterie, non si va, e la possibilità che vi siano vittime, è molto lontana.

Il sindaco Festa è attento ai palcoscenici, ai fuochi d'artificio e alle feste di piazza, ma di manutenzione, manco a parlarne.

Gli alberi che hanno perso vitalità lasciando cadere i rami secchi, non sono attenzionati, mentre quelli d'alto fusto nel pieno vigore, sono stati tagliati senza tema.

Da noi il patrimonio arboreo ha due pericoli, D'Agostino, il noto saltatore della quaglia che da Monti è passato al Pd, quindi a Forza Italia, Fratelli d'Italia e oggi alla Lega, e Peppo Negrone, l'ecologico che invece di salvaguardare, distrugge.

Negrone e Festa: due facce della stessa medaglia..!

Il primo in via De Gasperi e Di Pietro ne ha fatto strage per realizzare il parco limitrofo allo Stadio, e l'Ambientalista, per quell'ansia di distruzione che lo controlla, se si fosse trovato a Montevergine avrebbe fatto travolgere dalle frane Mercogliano.

Nessun consigliere comunale ha mai chiesto pubblicamente le ragioni dei tagli imposti dall'ex dipendente di Irpiniambiente, e questo signore lasciato a se stesso, ha fatto del suo peggio.

Il problema di questa misera cittadina di provincia, sta nel fatto che non esista una classe dirigente autorevole, professionisti in grado di gestire per preparazione culturale precipua, derivante da studi finalizzati alla bisogna.

Abbiamo personaggi da terza e quarta fila, Festa, Petitto, l'intera giunta, scelta attentamente fra agglomerati fideistici incapaci di pensiero.

Ovviamente i risultati non potevano diventare altro magicamente, due più due fa sempre quattro, mai cinque, e di questo avremmo urgenza.

RDM



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