Girare la pizza è un'attività che il sindaco Festa coltiva da tempo, per poter trovare almeno una risposta alle ripetute corbellerie a cui ci costringe.
Aver ottenuto una sospensiva della procedura di dissesto guidato dalla Corte dei Conti, non è una vittoria ma l'omologazione dell'incapacità amministrativa di uscirne con una gestione illuminata.
Tredici sono i Comuni miracolati ai quali si è voluta dare un'altra occasione temporale:
alla scadenza dei due anni, Avellino sarà commissariata perché non riuscirà a realizzare nessuna delle prescrizioni che il Ministero dell'Interno richiede.
La svendita del patrimonio in questi anni non è riuscita, mentre le aliquote delle tasse al massimo, le abbiamo da sempre.
Le spese contingentate, poi, sono il gran dolore di un sindaco spendaccione che è arrivato alla firma del patto di governo solo per qualche intercessione politica di Fratelli D'Italia.
È questa la vittoria di cui ciancia questo buffone in fascia tricolore, abbiamo 38 milioni di deficit e Festa grida urbi et orbi che ci ha tirato fuori dal dissesto:
un pò alla Di Maio che sconfisse la povertà..!
Il falso, la truffa e l'inganno sono le preogative di Giangi, parla di ripianamento dopo aver buttato il denaro dalla finestra e non è riuscito manco a rientrare con D'Agostino per i canoni mai saldati del Partenio da anni, figuriamoci se saprebbe rientrare nei crediti da evasione fiscale.
Insomma, Natale s'avvicina, i botti sono alle porte, nonostante le città civili ormai utilizzino fuochi silenziosi, e l'adrenalina sta raggiungendo livelli di guardia nel sangue festiano.
Via Padre Paolo Manna: il ramo staccatosi dall'albero...
Le spese partiranno alla grande alla faccia del patto di governo che speriamo, si piangerà un'altra amministrazione, diversa dall'uscente.
Intanto, a parte le stronzate di Festa, gli alberi cadono da soli, mentre quelli sani li ha tagliati l'assessore Negrone, per farne cosa, non è dato sapere...o forse si..!
RDM
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