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lunedì 6 novembre 2023

Avelino, abbandonata dalle istituzioni, langue nelle mani di un incapace..!



Il lavoro di Nicola Giordano si rivela fondamentale per cercare di ristabilire ordine nell'istituzione comunale ampiamente vituperata, da un guitto che s'aggira da oltre quattro anni nelle stanze che sovrintendono alla vita di circa cinquantatremila cittadini.

Quelle strisce colorate che rappresenterebbero secondo Festa e ahimè, il comandante della Polizia Municipale, un'interpretazione ludica della segnaletica stradale, hanno determinato anche delle sanzioni che immaginiamo inevase.

Giordano è l'unico consigliere che riesca a fare il punto della situazione con una visione d'insieme che gli fa onore, ma l'assenza ormai cronica del Prefetto sulle vicende finanziarie, funge da cerfificazione asseverante di ogni illegittimità.

capitoli di spesa e l'utilizzo perfino dei fondi destinati agli imprevisti per produrre feste a gogò, oltre che immorale pensiamo sia anche illegale.

Insomma, perdere il denaro per la Dogana data l'incapacità di un megalomane, così come il denaro regionale destinato al Ferragosto, a causa di una marchetta al responsabile comunale della finanza e del personale, Gianluigi Marotta, designato quale, udite udite, direttore aritistico, fanno parte di una convinzione malata autocratica..!

Beh, le fatture non si pagano in tempo nonostante le menzogne di Festa, i capitoli di spesa passano da una parte a un'altra come se si amministrassero le finanze famigliari, e il buco nelle casse del Comune continua ad allargarsi, altro che fine del dissesto.

Domenica mattina...!

Avremmo voluto un sindaco vero che impegnasse le proprie giornate a fare gli interessi della città, e il Centro Autismo o il Piano di Zona ne fanno parte integrante e soprattutto, fondamentali all'esistenza.

Poi, il problema Moscati non lo tocca minimamente, eppure il sindaco rappresenta la massima autorità sanitaria. 

La sofferenza, le liste d'attesa, l'incomunicabilità e la disumanità riscontrate dalle famiglie, vittime della scarsa professionalità dei medici e dei sanitari, che s'indignano per gli stipendi bassi, avrebbero dovuto smuovere le coscienze provocando severe prese di posizione.

Invece il tutto passa in cavalleria, senza alcun interesse del sindaco, la giunta e la sua maggioranza: 

sarebbe stato un indizio di serietà, se si fosse ravvisato un moto di sdegno capace di spingerlo a inveire contro Pizzuti a difesa della propria gente.

Qualche anima pia s'affretterà alla difesa del proprio idolo raccontando che è la Regione al governo del Moscati, senza capire che un sindaco inferocito, ha ogni potere capace di  surclassare veementemente, qualsiasi tipo d'opposizione.

RDM

Per l'occasione, riportiamo il post di "Giuseppe" e la propria esperienza al Nosocomio avellinese.

«Mia madre l'hanno dimenticata in epatologia, mentre recuperava le forze, durante un weekend dell'Immacolata, meno di un anno fa. 

È stata probabilmente sedata di notte per evitare fastidi da parte degli infermieri sottodimensionati.

Ed è finita in collasso cardio circolatorio di cui si sono accorti solo il lunedì.

Per 10 giorni è rimasta legata al letto di terapia intensiva cardiologica, (dove i medici si chiedevano come fosse stato possibile un peggioramento così critico...) mentre si lamentava senza sosta, senza poter vedere nessuno di famiglia.

Per 10 giorni la maschera respiratoria a pressione le ha scavato il volto fino all'osso e la ha disidratato a sangue cavo orale e faringe...

Ovviamente alla fine è morta.

Era entrata al pronto soccorso con le sue gambe 15 giorni prima.

Non riesco ad aggiungere altro, se non la pena e la vergogna di essermi affidato ai consigli dei dottori di Epatologia del Moscati di Avellino.

Denunce?

1. La cartella clinica è stata prodotta ad arte per pararsi dalle accuse.

2. Se non chiami subito i carabinieri è impossibile avere alcun riscontro.

E non ti va di creare scompiglio proprio dove credi stiano facendo del loro meglio per salvare tua madre.

Invece no.

Non fanno per niente del loro meglio.

Non fanno nulla per aiutare i pazienti e le famiglie; ma sono capaci di sedarti abusivamente senza registrarlo sulla cartella clinica, per impedirti di chiedere e ottenere l'assistenza che dovrebbero fornirti.

Sono capaci di inventarsi motivi collaterali che coprono la loro inettitudine e la loro cialtroneria.

E lo fanno senza vergogna, proprio con chi ha più bisogno di aiuto.

Non smetterò mai di credere che avrei dovuto prendere mia madre in braccio e portarla via.

Anche a casa, per morire tra i suoi affetti.

Ma chi ha il coraggio di contestare i medici? 

Chi riuscirebbe a mettere tutto a soqquadro, rischiando di compromettere quella che di fatto dovrebbe essere un cura?

Chiedo a tutti i medici che leggono queste righe: possibile che abbiate messo davanti alla vostra missione il denaro, il falso prestigio che copre le vostre umane povertà, la cinica furbizia con cui vi coprite a vicenda?

Possibile che dai medici non si levi un richiamo alle istituzioni che li veda dallo stesso lato dei cittadini?

Possibile che ad Avellino la gente muoia dopo atroci sofferenze, non per strada come a Gaza, ma proprio dove dovrebbe ricevere le maggiori attenzioni?

La risposta sembra essere "assolutamente sì"; e non ci resta più nemmeno la speranza di esserci sbagliati.»

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