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giovedì 23 novembre 2023

Avellino: il nuovo percorso di un sindaco libero, non può partire dalle solite logiche..!

                         Gianluca Festa e Emilio De Vizia...che altro..?

Le notizie vere o false che siano, corrono veloci in questa città pettegola, e le male lingue che sparlavano del fratello del sindaco, stanno raccontando della sua assunzione dirigenziale, dall'amico De Vizia, si, proprio quello che noi in tempi non sospetti, avevamo preconizzato diventasse il nuovo gestore dello spazzamento.

Beh, a volte immaginare il peggio avvicina di molto alla realtà, e se dovesse risultare vero che Festa due abbia beneficiato dei favori di Festa uno, a spese del Comune, altro che conflitto d'interessi, qui si dovrebbe parlare di interesse privato in atto pubblico, e forse di associazione a delinquere.

Ma se pure fosse penalmente rilevabile, ci pare che il prode sindaco non tema minimamente la legge e le regole.

Quelle per esempio, che avrebbero fermato la voglia di farsi grande con una bella ragazza di Lecce, nominandola assessore alla bella vita, che con molta pervicacia conduce girando il mondo a spese della Comunità.

Canada, Ungheria, Venezia, Belgio...alcune delle tappe di questa furbacchiona pugliese che dovrebbe rendere Avellino meta turistica, mentre restiamo ultimi per interesse e vivibilità.

E non potrebbe essere altrimenti, non abbiamo nulla di interessante che possa attrarre, nessuna cultura trasuda dai vicoli di una città abusata, nessun impegno giovanile per costruire, associare, imparare a crescere.

Non si cambia un'esistenza persa negli anni, per un'abulica abitudine al nulla cosmico, e al momento non esiste scuola capace di insegnare, se priva delle materie giuste.

Neanche un candidato alla seggiola più alta comunale idoneo, riusciamo a trovare da quarant'anni, solo personaggi in cerca d'autore che hanno immaginato d'essere altro.

Il sindaco che sarebbe dovuto esistere, avrebbe attraversato un percorso irto di sacrificio e dedizione, invece di cercare allori e applausi.

Due soli, al momento, potrebbero rappresentare una speranza per un Avellino che ha cesssato da tempo d'essere capoluogo, e il partito democratico dimenticando le proprie beghe interne, le dirigenze che hanno contribuito allo squallore che viviamo da sempre e l'arroganza che li ha abbrutiti, forse raggiungerebbe finalmente per una volta, l'interesse pubblico fin qui esautorato.

Non servono gli epigoni di Cipriano, anzi potrebbero creare il male peggiore che ci ha condizionato nell'intimo, la sudditanza, ci vuole gente libera, che una volta eletta non debba ringraziare che la propria terra.

RDM

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