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martedì 14 novembre 2023

Avellino: feste, assunzioni e putipù...sintesi di un'amministrazione inqualificabile..!



Avellino non si smentisce, ogni argomento, servizio o assistenza sanitaria, rasentano l'approssimazione più becera immaginabile;

tutto fa acqua anche fisicamente, come gli alloggi e la nuova pavimentazione della parte inibita per i lavori appena conclusi di Corso Umberto I, ma noi abbiamo l'assessore leccese che ha rilanciato la città in Europa

Infatti, dopo uno dei molteplici viaggi incominciati a maggio, Barbara Politi ci ha regalato la visita di una delegazione ungherese, che renderà il Capoluogo la meta preferita di ogni turista del vecchio continente, e anzi la costruzione di alberghi e pensioncine ormai intaseranno l'edilizia locale.

Purtroppo la cafonaggine di questa amministrazione ha stufato oltre il sopportabile, quando un territorio non ha nulla da offrire a ogni livello, come attestano le classifiche nazionali più eminenti, è destinato a soccombere..!

Negli anni scorsi molte associazioni per una ragione o un'altra, hanno coinvolto stranieri e forestieri, che una volta rispettato l'impegno preso, sono evaporati.

Ma almeno arrivavano gratuitamente, senza pagare fior di quattrini un assessore di un'altra regione, che non conosce una beneamata cippa della realtà irpina, e che invece se n'è andato a spasso in Italia e all'estero a spese dei cittadini.

La dignità di Festa l'abbiamo pesata e misurata, e trovata sempre mancante, insieme a quella del Dg Asl Mario Ferrante che mentre nuota nell'oro, perde di vista le sofferenze delle persone che ancora aspettano di effettuare le terapie.

Si ricordi di Jessica e di tanta gente che vive un'esistenza difficile, Ferrante, perchè fare il sordo dinanzi alle difficoltà, è una lercia vergogna che prima o poi si dovrà pur pagare.

Abbiamo perso la Banca D'Italia, presto anche la Camera di Commercio, l'anagrafe è un incubo e ancora esiste una pletora di personaggi che vive nella propria insufficienza umana.

Fare tesoro degli insegnamenti di una provincia che funziona, poteva diventare uno stimolo per  l'assoluta assenza dalle aspettative di una città capoluogo per finta.


Lacedonia, per esempio, ormai con una cadenza periodica, si preoccupa di fornire interesse e servizi culturali, creando un'attesa costruttiva, capace di regalare nuovi stimoli e moti d'interesse verso la propria terra.

L'Istituto De Sanctis si è pregiato di onorare lo storico da cui prende il nome, ricordando quanto abbia generato l'Irpinia bistrattata, ma ancora viva, capace di rispondere con veemenza, ai colpi dei denigratori che per invidia, tentino di soffocare la patria di espressioni culturali all'avanguardia, che ancora oggi non cessano di stupire meravigliando.

RDM

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