Monteforte da anni sta subendo l'incuria amministrativa che ha permesso i danni ingenti di due giganteschi allagamenti.
La messa in sicurezza delle scarpate disboscate sarebbe dovuta essere una priorità, ma non c'è mai stata e per ben due volte il paese ha dovuto subire l'offesa della montagna.
Un fiume di fango ha messo a dura prova gli abitanti e alcuni hanno perfino rischiato la vita, ma nonostante tutto, Costantino Giordano ha goduto perfino di una seconda possibilità di gestione, puntualmente abusata, e la vergogna dei due anni precedenti si è ripetuta pari pari.
Ma ecco che improvvisamente l'opposizione si è svegliata per cavalcare la tigre del processo per associazione a delinquere, che sta subendo il sindaco Giordano, chiedendone le dimissioni.
E allora, ci chiediamo le ragioni per cui i Montefortesi non abbiano fatto lo stesso ragionamento in occasione dei messaggi inviati dal sindaco ad Amedeo Genovese, condannato all'ergastolo per l'omicidio Calabrese nel 2000.
A questo punto, le dimissioni sarebbero fuori luogo per fare un piacere ai magistrati inquirenti, come ipocrisia vorrebbe, le cause sarebbero state altre e come evidenziato, reali.
Appagare una giustizia imperfetta, che vorrebbe diventare anche primo e secondo potere dello Stato, è una stupidaggine, i giudici sbagliano e di sovente.Sinteticamente:
notizia di questi giorni, il primo ministro portoghese Antonio Costa, costretto alle dimissioni con conseguente caduta del governo, per un errore di omonimia.
Pensate che i giudici ne risponderanno mai, o che il governo possa ripristinarsi..?
I fatti montefortesi raccontano quest'Irpinia bellissima ma sfortunata.
La sua gente non vuole crescere, s'accontenta di rimanere nell'ordinario pur di appagare personalismi e tornaconti.
Avellino, parimenti, in questi anni ha sempre premiato i propri carnefici, insensibile ai danni che poi hanno subito e subiscono i più deboli.
Le macerie che lascerà Festa hanno superato quelle di Paolo Foti;
e d'altronde appartengono entrambi allo stesso partito che pure ha al suo interno persone per bene che, purtroppo, non hanno mai saputo imporsi per cambiare le cose.
Gianluca Festa in più, è stato finanche espulso dal Pd, per i vari magheggi che contraddistinguono i personaggi che s'improvvisino tutto quanto non saranno mai.
La vittoria alle prossime elezioni, l'attore enjoi vorrebbe comprarsela con i cinquantadue nuovi assunti, i festeggiamenti e le privatizzazioni che stanno creando malanimi e disperazione.
Mai un intervento per salvaguardare la sicurezza, aiutare gli sfortunati al Moscati o i dipendenti licenziati all'Asidep.
Ma figuriamoci, il sindaco ama crearle le situazioni incresciose, e la nuova azienda spazzamento, la gestione del Centro Autismo o le politiche sociali del Piano di Zona, fanno parte della visione distorta e volgare che un'amministrazione diabolica porta avanti sistematicamente.
RDM
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