Il sindaco: noi ovviamente, andremo avanti...!
Invece pare che questa volta sia andato troppo oltre, la sua corte dei miracoli non basterà a farlo rieleggere, tutto ha un inizio e una fine, e avrebbe dovuto imparare dopo tanti anni nella mischia, che vivere contro non porti bene.
Perfino Netanyhau è ormai un morto che cammina politicamente, l'astio, la violenza gratuita, la cieca abiezione nel distruggere un'etnia, l'ha portato fuori dai binari della decenza e dell'umano.
Alla fine i nodi vengono al pettine, e De Luca ha stancato con il familismo, le fritture e le raccomendazioni come Dio comanda:
il congresso non si farà e le sue aspirazioni di prendersi la segreteria sono perse.
Così come la speranza di Festa che avrebbe voluto piazzare furbescamente i dipendenti Irpiniambiente a De Vizia, interrompendo di fatto un servizio pubblico.
I sindacati non ci stanno, la compiacenza del sindaco è un attentato alla sicurezza di una prestazione ormai collaudata, ma favorire De Vizia gli potrebbe garantire una forza elettorale anche al di fuori dell'istituzione, e forse di più.
Giangi non risponde ai quesiti, lui ama offendere e basta, gli sfaticati, di cui ciancia, ce li ha nella giunta e nella maggioranza, ai quali si compiace di portare la bandiera da sempre:
i lavoratori di Irpiniambiente si fanno il culo mentre dorme beatamente, per poi farsi i suoi giretti nella Mercedes targata D'Agostino.
RDM
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