Giornale d'informazione e commento di quanto accada sul territorio avellinese.

lunedì 23 ottobre 2023

Avellino, terra di conquista..!



Questa è una terra maledetta, nessuno l'ama se non a chiacchiere, e gli effetti si vedono chiari e incontrovertibili, appena qualcuno si debba schierare scegliendo.

Maurizio Petracca da avellinese si è subito messo alle dipendenze di Enzo De Luca andando contro ogni naturalissimo sentire, che l'avrebbe voluto in difesa di chi gli ha permesso di calcare le aule regionali.

Ora sta facendo la guerra a Buonopane per togliergli il potere decisionale, che pure doverebbe essere chiaro nella mente di un irpino, la Provincia e non la Regione è la rappresentanza vera di un territorio.

Ci sarebbe piaciuto che questo consigliere regionale si fosse interessato degli scarichi industriali riversati nel fiume che lambisce il nucleo industriale, o  degli abbruciamenti che avvelenano l'aria e che ogni fine settimana riprendono senza tema d'essere sanzionati.

Invece si preoccupa di ostacolare il presidente della Provincia perché ostile al suo santo protettore friggitore seriale di pesce

Meno male che se lo dice da solo...

Poi ecco il noto Livio Petitto che salta di qua e di là senza mai accendere passioni, ma solo sopportazione in virtù di una presunzione che lo rende portatore di grandi quantità di preferenze.

Il problema per il poliziotto sta nel fatto che a prescindere dai miracolati, esistano anche gli elettori di sinistra che potrebbero voltargli le spalle con decisione e perfino godimento, per ripagarlo dei suoi tradimenti politici.

Insomma, dobbiamo imparare a difenderci dagli amici, il cosiddetto fuoco amico, il più pericoloso perché ci trova impreparati.

Di quale politica locale parli, lo sa solo lui, a questo punto...!

Personaggi fumosi densi di supponente saccenteria, si vendono ovviamente il patrimonio degli altri, senza mai rischiare del proprio.

Il prossimo sindaco dovrà essere simpatico, magari visibile, un amico sarebbe meglio, uno che come Festa sia presenzialista per la gioia di tutti.

De Mita sceglieva a quattro mani tra gli elenchi dei medici che avessero raggiunto i millecinquecento pazienti, i cosiddetti massimalisti, e non tra i commercialisti o gli amministrativisti o tra i professori di diritto pubblico.

L'elettore nostrano quindi, secondo l'ex re delle cabine elettorali, vota per simpatia, mai per studio del personaggio e delle sue capacità gestionali del pubblico.

Il sindaco festaiuolo per esempio, fonda la propria campagna elettorale, sulla parte edibile dell'animo umano: 

il divertimento, il libertinaggio...il calcio..!

Sembra che il politico di turno, stia giocando a scoprire le debolezze dell'elettore, in una sorta di colpo a sorpresa che in effetti, prescinda totalmente da una scelta seria e studiata, in funzione amministrativa.

Leggiamo sui social grandi commenti d'approvazione per Giangi che ha aumentato per ordinanza, il numero dei posti atti a migliorare la ricettività dello Stadio: 

di conseguenza frasi offensive verso chiunque non approvi questo sindaco ispirato.

RDM

Nessun commento:

Posta un commento