Giornale d'informazione e commento di quanto accada sul territorio avellinese.

lunedì 30 ottobre 2023

Avellino: perfino gli orologi segnano l'anno zero..!


Tutto fermo ad Avellino, anche gli orologi..!

Ad Avellino si spara, lo fa la malavita, piace a Festa con il proprio amore per i fuochi e tutto quanto faccia rumore, sparano gli scappamenti delle auto che si lanciano sui rettilinei cittadini ogni notte, senza che nessuno possa sanzionarli.

Ma si spara in centro abitato da anni, in un fatiscente poligono all'aperto che provoca fastidio alla cittadinanza e danni all'ambiente e alla fauna di ogni genere.

E quando non si spara si abbrucia, una pratica diffusa che tende ad aumentare esponenzialmente per la mancanza assoluta di controllo.

Insomma, che città è questa dove le strade vengono ristrette senza neanche calcolare gli spazi e si provvede a un'ulteriore riduzione tanto da non contenere la carreggiata delle auto, per inserire alla modica spesa di circa 200 mila euro, una corsia tratteggiata inutile e pericolosa, detta pista ciclabile..?

Oltre alle auto sui marciapiedi, come il parcheggio quasi quotidiano e insopportabile, dei furgoni della Polizia Penitenziaria davanti al Tribunale, la cattiva educazione istituzionale si fonde con quella quotidiana degli (a)vellinesi, che modestamente, raccolgono solo il peggio.

Le colonnine elettriche per la ricarica dei mezzi a rischio incendio, restano occupate per sempre, e quando arriva il nuovo utente, se ce la fa, dovrà ingranare la retromarcia e cercarne un'altra disponibile.

Questo perché le auto vengono abbandonate dinanzi ai distributori di energia, i proprietari se ne tornano a letto o magari vanno al ristorante.

Via Volpe, domenica mattina.

In effetti il proverbio chi tardi arriva, male alloggia, qui da noi é rispettato peculiarmente.

È il cazzismo la vera religione nostrana, in ogni campo, prima di tutto o forse è proprio il tutto, gli interessi privati, il resto sono chiacchiere salottiere.

L'avvocato Bove, una altro saltatore della quaglia, ha dichiarato d'aver abbandonato Calenda dopo il Pd, e di voler appoggiare, non si sa con quali voti, il sindaco Festa.

Bove è un giovane pieno d'aspettative e innamorato della politica, e come sempre questa viene intesa quale mezzo di potere e di fatti propri.

Appoggiare Gianluca Festa significa non avere alcun interesse per le sorti della città, essere stati ciechi e disinteressati in questi quattro anni, avere uguale visione della gestione di un'amministrazione.

RDM





Nessun commento:

Posta un commento