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sabato 28 ottobre 2023

Avellino: il nuovo sindaco sarà bello, alto e incapace...



Il miglior sindaco d'Italia, il nostro, purtroppo non ha una sola medaglia da appuntarsi, e non tanto per l'assoluta assenza dai problemi atavici della città, ma per aver dato la stura alla zona grigia delle coscienze.

Ha sdoganato i vizi esaltando le prerogative dei perditempo, e le chiusure del Centro Storico hanno testimoniato la vera essenza culturale, di un'amministrazione che opera a tentoni.

Quando Festa lascerà un ruolo che non è mai riuscito a coprire degnamente, avremo solo macerie: 

l'Asidep, azienda per la depurazione al nucleo industriale, ha messo cinquantacinque persone in mezzo a una strada, e non si è mai visto l'attore salire su palcoscenici seri, sui quali avrebbe potuto fare la differenza.

Il mercato, quello vero, che dava gioia e mattinate dense di colori, è evaporato lasciando dopo molto tempo il posto a una copia mal riuscita, triste e poco frequentata, localizzato in un ex deposito rifiuti. 

Ma la polemica del giorno verte sull'ennesima illegittimità creata da Festa.

Puntualmente scarica sugli altri gli errori marchiani scoperti, magari interessando la Regione, eterno avversario, cercando di prendersi qualche rivincita che de visu non riesce a ottenere.

Lucia Fortini, l'assessore alle politiche sociali regionali, l'ha già salvato più volte evitando di commssariare il Piano di Zona che temerariamente presiede; 

risponde alle sue intemerate con la pazienza di un adulto che debba sopportare le marachelle del bambino.

La Procura continua a restare in silenzio mentre si avvicendano situazioni stranamente sospette, che Giangi perora per ignoranza o più colpevolmente, scientemente, insieme a personaggi e attività che lanciano effluvi irrespirabili.

RDM



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