Giornale d'informazione e commento di quanto accada sul territorio avellinese.

mercoledì 25 ottobre 2023

Avellino non cambia, e d'altronde come potrebbe..?


Giovanni D'Ercole e Gianfranco Rotondi...il nuovo che avanza..!

Combattiamo da tempo immemorabile con l'inquinamento perché le amministrazioni susseguitesi, non hanno mai ritenuto intelligente quanto non riuscissero a capire intellettivamente.

E allora, tollerare un Poligono all'aperto e in una zona abitata, chiudere la più grande arteria in una cittadina con sole quattro direttrici insufficienti a smaltire il traffico, la mancanza di controllo dei riscaldamenti pubblici e la rilassatezza nel perseguire gli abbruciamenti, ci hanno condotto ineluttabilmente nell'inferno atmosferico e acustico che viviamo.

Essere sempre fra gli ultimi in Italia ci gratifica tanto, in virtù dell'attitudine al fallimento, partendo dalle istituzioni.

La scelta di appoggiare Festa ovviamente prescinde dall'interesse della città, il buon Rotondi tenta di ottenere un risultato una volta tanto nella vita, a parte quelli che si è sempre incorniciato per se stesso, ma qualcun altro invece, ci terrebbe a guadagnare il Comune per una convinzione dell'elettorato a cambiare l'annoso status quo.

Una guerra interna che Fratelli D'Italia si è confezionato inconsciamente per due ragioni: 

la prima perché la destra non esiste ad Avellino, quella che si professa tale è solo un'ammucchiata di terze file in cerca d'autore, la seconda per i cap(o)bastone autonominatisi con decreto, e quindi umanamente mal sopportati.

Giovanni D'Ercole appartiene alla seconda, e rilasciare interviste che dessero risposte vere, è il dramma che sta vivendo, ben sapendo di essere uno dei tanti che sgomiti per un posto a tavola.

Ci sarebbe piaciuto che qualche personaggio ritenuto dai media interessante, avesse colto l'occasione per descrivere i danni di un'amministrazione personalistica e prevaricatrice.

Invece, tutti parlano di un candidato da scegliere per vincere, mai per cambiare le sorti consolidate da quarant'anni di mala politica.

Al momento l'uno vale l'altro, e dobbiamo dire che la destra è peggiorata così tanto, da farci rimpiangere la brace.

RDM


Nessun commento:

Posta un commento