Avellino è cultura pare faccia acqua, la fondazione così detta, è ferma al palo ormai da quasi un anno, così come ogni altra incompiuta.
I faremo e diremo e vedremo, non hanno funzionato, troppi impegni per il povero Giangi, feste, fuochi, palchi, cantanti, serate indimenticabili...
Quello che resta solido e inconfutabile, alla faccia delle fesserie, è la sicurezza che è diventata una chimera.
La criminalità è ormai una costante, e il sindaco non solo se n'é tirato fuori, anzi ci ha messo del suo con quella voglia di stravizi, che fomenta da tre mesi a questa parte.
Le chiusure al traffico che hanno permesso a un pubblico di perditempo violento, avvinazzato o drogato, di rovinare la serenità di un intero quartiere per tre mesi, è stato un atto terroristico senza precedenti.
Risse in continuazione, ambulanze impedite, residenti in crisi nervosa, hanno contraddistinto un'amministrazione di incapaci fuori di testa, che alla fine, si sono ritrovati di fronte alla realtà molto meno festosa e luccicante di come l'abbia immaginata il Giangi enjoi.
Quelle famiglie che prima applaudivano sotto i palchi dei cantanti che hanno reso la città un parco giochi, oggi si ritrovano impossibilitate a pagare la mensa per i propri bimbi, e giammai avrebbero pensato che il denaro è una coperta corta, e mai così tanto in una città alla canna del gas..!
La Valle del Sabato si è ritrovata a combattere con l'aria avvelenata che fino a pochi giorni fa, non produceva danni per il gran godimento della rinascita avellinese, così definita da idioti incapaci di una disamina.
Ecco quell'avvicendarsi di eventi e situazioni, che hanno riportato la quotidianità proprio dove l'avevamo lasciata nello scorso giugno:
problemi irrisolti, suicidi e chiusure di attività, sono il triste riassunto che ha cancellato in un nano secondo, le stronzate di quest'estate..!
RDM
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