Giornale d'informazione e commento di quanto accada sul territorio avellinese.

giovedì 28 settembre 2023

Avellino: un sindaco come Festa lo dovranno studiare nelle scuole di formazione politica, per imparare come non si debba mai fare..!


Una foto esplicativa di Festa..!

La Festa è finita, in tutti i sensi, finalmente i nodi arrivano al pettine e il buffone di Piazza del Popolo si trova a confrontarsi con alcune delle proprie intemerate.

Il sindaco questa volta ha finito gli argomenti, e non gli resta che far uscire l'indole violenta che nasconde spesso con quei sorrisetti falsi e fastidiosi.

I dipendenti non hanno diritto di parola, secondo il Pinochet nostrano, devono lavorare e basta, poi se per trovare una pratica debbano girare per tutta la città, ogni protesta se la tengano per sé.

Lui amministra, dice, dimenticando che quei dipendenti resteranno al Comune, mentre lui pensiamo toglierà il disturbo, lasciandoci però, i danni che ha distribuito a piene mani.

La sicurezza è una parte importante di quel progetto sulla gestione di una città che nessuno ha mai pensato di redigere, e solo una mente bacata dopo averla incrinata, poteva costruirci intorno le premesse perché diventasse un problema serio.

La pericolosità che viviamo nel quotidiano è cosa nota, lo affermano la Procura, il Questore e gli episodi che si riverberano nel silenzio delle istituzioni comunali.

Al Circolo della Stampa in un convegno sulla gioventù, l'argomento principe è stata la violenza che ormai è una costante, specialmente fra i ragazzi, ma quella potenzialmente peggiore è dettata dal menefreghismo del sindaco.

La chiusura del Centro Storico nonostante tutto quanto abbia determinato, è stata la sintesi dell'arroganza di Festa e di chi gli mantenga il sacco, che fermo sulle proprie posizioni, non ha avuto un attimo di ripensamento.

Ovviamente riconoscere i propri errori e fare ammenda non è per i poveri di spirito che debbano dimostrarsi grandi, sapendo di essere invece degli incapaci.

E la città soffre continuamente, e ogni azione di questa amministrazione, riesce a stravolgere anche i migliori propositi: 

le strisce tratteggiate che secondo Gianluca Festa rappresentino un percorso ciclabile, costato 190 mila euro, è uno dei soliti aborti che contraddistinguono gli ultimi quattro anni dell'istrione.

Come le strisce variopinte e le altre amenità che ci stufiamo di elencare continuamente, anche quest'invenzione dell'ultima ora, è illegittima, oltre che pericolosa per ciclisti e automobilisti: 

aspettiamo il 2024 per far sprofondare Festa e lo stuolo di tifosi economici, nella profondità di un dimenticatoio purificatore.

RDM




Nessun commento:

Posta un commento