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martedì 19 settembre 2023

Avellino: abbandonare le pantomime degli ultimi anni per diventare seri rappresentanti di governo..!

Enzo Venezia, sindaco di Avellino dal 1984 al 1989

Non è il centro destra il pericolo per le prossime elezioni, ma lo stesso Pd che ha troppe anime diseguali al suo interno, ognuna con il proprio referente che a torto o a ragione, pensa di avere nelle mani il bandolo della matassa.

Avellino non è mai stato di destra, e se si trovasse un candidato credibile, con una storia mai intaccata da compromessi e anzi, di riferimento per pulizia e condotta esemplare nella società, non ce ne sarebbe per nessuno.

Mele, Grella, De Luca...e tutti quelli che per una ragione o un'altra hanno già fatto parte integrante del partito, non porterebbero pane, ma solo discussioni sterili magari artate perché inscenate da loro stessi, per perorare i propri punti di vista.

Per esempio, ma siamo sicuri che non accetterebbe nessuna candidatura, il professore universitario Toni Iermano, che fu assessore alla cultura con Galasso, ma abbandonò dopo i primi due anni, perché non riusciva a trovare quella libertà di pensiero che meritava.

Altra tipologia è quella dell'ex sindaco Lorenzo Venezia, capace amministratore negli anni difficilissimi del post terremoto, con un curriculum di tutto rispetto come assessore e vice presidente alla Provincia.

Persone vere e per bene così, non avrebbero avversari, men che mai uno come Festa, adottato dal lungimirante Rotondi, bravo a farsi eleggere e rieleggere per una dote salivare fuori dal comune, ma di cui non ricordiamo alcuna attività parlamentare di rilievo.

Le ragioni di una rielezione del sindaco uscente, non trovano compimento in un'amministrazione personalistica con scarsissimi risultati nei servizi, ma molto assertiva nella trattativa di affari non proprio trasparenti che la Procura sta vagliando.

Potrebbe riuscirci se ci fossero metodi strani che certo non sarebbero in linea con legalità e rispetto dell'elettorato, perché il personaggio dopo le volte che si è reso ridicolo scimmiottando attori e cantanti, immaginando feste e festicciole pagate fior di quattrini, quale mente sana potrebbe sceglierlo..?

Le assunzioni di assessori e addetti stampa fuori dalla grazia di Dio, e la sofferenza alimentata nelle politiche sociali o alle famiglie degli autistici, non possono passare in cavalleria, a prescindere la solita, sterile, inutile manifestazione con Iannace delle maglie rosa.

RDM




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