Avellino è la città più clientelare e idiota del sud Italia, qualunque cosa accada, omicidi, rapine, estorsioni, abusi, svendita del patrimonio comunale, passa in cavalleria.
La gente, salvando la pace di quella zona riservata agli umani, non è interessata a nulla che possa sminuire o mettere in pericolo le proprie attese, e se per raggiungerle dovesse accadere l'irreparabile, embè, una scrollata di spalle e tutto passa.
Il fattore sicurezza e gli imbrogli sono all'ordine del giorno, e quando un sindaco incapace di trovare un minimo di dignità nell'addossarsi le proprie responsabilità, chiedendo scusa alla Comunità, cerchi di dare la colpa agli altri come fanno i bambini viziati, una domanda se la dovrebbe porre, chi abbia contribuito a metterlo sullo scranno più alto dell'Assise comunale.
Un cittadino che legittimamente tenti di tornare a casa dopo una giornata difficile e stancante, viene aggredito dalla folla di beoni e tossici che Gianluca Festa ha stimolato con la propria patologica parola d'ordine enjoi, trasmessa urbi et orbi, quasi fosse la panacea di ogni male.
Creare un'area fuori controllo, e non prevedere un servizio di vigilanza con spazi di fuga e di sicurezza, compreso il passaggio eventuale delle ambulanze, è da incompetente e criminale.
Non è consentito ledere il diritto ai residenti del Centro Storico di vivere in pace e in tranquillità:
creare una zona franca in cui tutto è concesso è un palese abuso d'ufficio che il Prefetto avrebbe dovuto sanzionare.
La libertà delle persone, si sa, finisce dove inizia quella degli altri, ma il Capoluogo da quando esiste questo bambinone vestito a Festa, è diventato un Rave permanente in cui la trasgressione la fa da padrone.
L'uscita di Gianluchino con il consiglio di tornare a casa per zone limitrofe alla povera vittima picchiata dal branco, é solo l'espressione di un nano politico privo di educazione e rispetto per il proprio ruolo.
Ma che volete, uno che spende un milione per festeggiamenti e cantanti, in un Comune alla canna del gas, se avrebbe mai tale sensibilità.
Andrebbe arrestato da subito, ma figuriamoci se non ci saranno gli estimatori di tanto sperpero.
Per le politiche sociali non ci sono soldi, e neanche un minimo senso di solidarietà:
se avessimo buon gusto e amore per la città, faremmo tutti la nostra parte, almeno disertando in massa le stronzate proposte dal fantastico trio, Festa, Luongo e Nargi.
Sicuramente manco capirebbero il segnale, ma almeno la povera gente che soffre per i propri cari invalidi o peggio, senza un alloggio e la speranza di un futuro migliore, si sentirebbe meno sola.
Il risultato peccaminoso della gestione in questi quattro anni, non sarebbe dovuto esistere, siamo vittime di noi stessi e di un Prefetto che andrebbe rimosso, invece accadrà che anche questo finirà a tarallucci e vino, proprio come le macerie lasciate da Paolo Foti.
RDM
Nessun commento:
Posta un commento