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martedì 29 agosto 2023

Avellino: trastole e imbrogli non contano dinanzi all'immensità del sindaco enjoi..!



Lo scriviamo da tempo, stiamo vivendo l'epoca degli incompetenti al potere, e Piantedosi ci ha fatto rimpiangere Lamorgese, ed è quanto dire.

Il ministro si è recato a Pietrastornina per donare il sangue, mentre a Lampedusa lo si butta il sangue, per la sua assoluta incapacità di fronteggiare l'assalto alla diligenza che è diventato cronico, appena accortisi di che pasta fosse il rappresentante dell'Interno.

Quindi il ministro fa politica a Pietrastornina dove viene accolto con venerazione, non si sa perché, se non per la pecoraggine della gente che lecca la mano del padrone, a prescindere.

Meloni, invece, la politica la fa in Puglia, mentre il fidanzato e il cognato si allenano in una palestra locale, per non perdere la forma fisica, unica virtù..!

Che dire, con questi esempi, prendersela con il povero Gianluchino, significa sparare sulla Croce Rossa..!

Il poveretto sta tentando di recuperare l'assenza dei servizi con l'abuso di festeggiamenti e fuochi d'artificio, poi se il tutto ruoti intorno a pratiche discutibili, embé, lasciamo che investighino i consiglieri d'opposizione.

Dino Preziosi ha voluto dire la sua, dopo gli interventi a gamba tesa di Nicola Giordano che ha smosso gli altarini, e anzi, anche di più.

Le spese pazze vengono azzerate dal desaparecido Cuzzola, che non perde l'insana attitudine a modificare i bilanci a seconda, e la sua visione creativa dei pareggi, l'abbiamo stigmatizzata spesso.

Anche Preziosi non è tanto in linea con i conti di questo assessore che ci controlla dalla Calabria, quasi fosse un'intelligenza artificiale.

È meraviglioso Cuzzola di nome e di fatto, assume sempre i crediti quali incassi,  e così, qualsiasi finanziamento mai percepito, dà forza alle spese incontrollate di Festa.

L'ex direttore Air avrebbe impegnato due o trecentomila euro per un'estate dignitosa e che magari, avrebbe dato spazio anche gratuitamente, ad artisti locali, non solo al figlio del solito D'Agostino, Frada, per quella forma malata di marchetta che il sindaco utilizza senza tema.

Ma non finiscono qui le Festiane d'estate: 

le aule che ha regalato all'Università di Salerno, si prendono gli uffici dei comunali..!

Risultato: 

come ha asserito il lungimirante Massimo Passaro, ci sarà un ritorno al passato, nel post terremoto, infatti, gli uffici furono dislocati in varie postazioni per l'evidente carenza di locali ormai inagibili.

Dopo la sbornia agostana non solo virtuale, incominciano i problemi che il sindacato sul piede di guerra ha evidenziato, in ritardo, ovviamente, come tutto quanto accada in quest'eremo di trogloditi.

RDM

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