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sabato 19 agosto 2023

Avellino: togliere il diritto di voto a tifoserie e idioti, risanerebbe il territorio..!

Via Luigi Amabile e la Ztl che multa anche se non ci entri... l'amore per Avellino di Gianluchino, è meraviglioso..!

Un'amministrazione appezzottata in ogni sua singola appendice non ha altro da dire o da fare, se non procedere da una vergogna all'altra, da un disdoro a un imbarazzo di cui non conosce il significato.

Le Ztl sin dall'inizio sono state una delle tante pietre d'inciampo, non funzionavano, o erano posizionate male, o ancora, non erano a regola del codice della strada.

La segnalazione luminosa è diventata l'antro delle streghe, una maledizione che terrorizza i residenti, vittime senza colpa dell'ultima invenzione disgraziata al Centro Storico.

Una sciagura per la città firmata Festa, che non scompare e né si riduce, determinando violenza e disagio come non mai, fino alla puttanata finale dell'anticipazione della teleripresa, per poter fare più multe possibili, ovviamente prive di ogni legittimità.

Il vero volto del sindaco che ama Avellino, ma solo dal palco illuminato a favore di pubblico, telecamere e finanche di qualche cantante da avanspettacolo, lo conosciamo dai fatti, la truffa della Ztl retrograda, farebbe ridere se non fosse per la gravità dell'illecito a cura di un'istituzione.

Un milione e duecentomila euro per qualche giorno di luci, fuochi e perfino un cantante da Montefalcione, così tanto per non farsi mancare nulla.

Foto di Raoul Pascucci..!

Frada, il nome d'arte di un Francesco D'Agostino artista, è stato pagato ovviamente con il denaro pubblico, ma la marchetta la riscuterà il solito piacione imbrillantinato. 

Quattro anni fa si partì con la prima cambiale per il sindaco di Montefalcione, che aveva urgenza di togliersi dalle scatole il mercato che inficiava la vendita degli appartamenti realizzati nel parco prospiciente.

Da lì gli effetti collaterali hanno preso il sopravvento, altro che passione per la città.

I mercatari azzerati in un attimo, insieme alle famiglie, con la finta  dell'esigenza di uno spazio per i pulman, che non creavano alcun problema di inquinamento; 

e la prova provata sta negli anni di chiusura, che hanno sempre visto le centraline Arpac, sforare, nonostante che auto e pulman fossero impediti alla circolazione. 

Il trasporto impazzì, privato di un piano per le fermate e le direzioni, nessuna pensilina di protezione per studenti e anziani o invalidi, e una caccia al tesoro per immaginare quale fosse il bus idoneo.

Continuare a descrivere l'insana gestione di Festa è ormai inutile, tutti sanno che abbia combinato con gli alloggi, il Centro autismo, le strade e le politiche sociali e sanitarie.

I rapporti poi, con la Regione e il Moscati, sono l'ultima perversione inenarrabile di un personaggio da operetta che gode come un riccio al solo pensiero di un concertino e un palchetto sul quale esibirsi.

Togliamo agli (a)vellinesi, ripetiamo, il suffragio universale e riserviamo le urne solo a chi abbia una minima idea di quanto accada nella cosa pubblica, perché troviamo disumano che simili personaggi possano assurgere allo scranno più alto di un Comune.

RDM


 



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