Finalmente è stata rimossa la pietra dello scandalo, una corsa sfrenata alla felicità, dice il sindaco, attraverso i baccanali, alla grandezza, continua senza pudore l'attore consumato che ha portato la città ai confini del disastro senza che nessuno se ne sia reso conto.
Le bombolette al peperoncino e i botti sono diventati il corredo del perfetto imbecille che partecipa, calendario alla mano, a ogni evento in cui la ressa la faccia da padrone.
Perfino i poliziotti che volevano arrestare uno di questi ritardati, sono stati vittime del pericoloso irritante.
Dimenticare la condanna di un anno e sei mesi all'ex sindaco di Torino, Chiara Appendino, per i morti e i feriti in quella Piazza San Carlo adibita a palcoscenico sportivo nel 2017, la dice lunga sull'opportunità di continuare a subire questo simil sindaco.
Gianluca Festa ha voluto giocare le sue ultime carte, aspettando Natale e Capodanno, per far leva sullo stupidario avellinese con la parte meno nobile che si possa offrire:
i giochi, l'alcool e il liberi tutti...esclusi, anziani e invalidi che restano emarginati..!
La sicurezza è stata articolo sconosciuto, e quei buontemponi che si stanno sperticandio sui social per raccontare quanto abbiano goduto, per uno spettacolo che ha imbrogliato tutti, l'avrebbero capito una volta all'ospedale o peggio.
Malati di vita si sono assiepati fin dal primo pomeriggio sotto il sole, pur di trovarsi addosso ai cantanti che in verità, non si sono sprecati nel proprio impegno di qualche minuto.
Ai poveretti arrivati da altre province che hanno sofferto un'acustica schifosa e una calca che fortunosamente, ha generato pochi incidenti, è rimasto solo il disagio, mentre gli (a)vellinesi hanno subito un'estorsione milionaria, senza averne donde.La rinascita di cui farneticano in tanti l'avremmo voluta degli alberi abbattuti, una falcidia che oltre ad avere un non so che di insano, ha fatto maturare notevoli sospetti.
Ma la natura dei personaggi che hanno intravisto in un volgare spreco di denaro pubblico, di cui chiunque sarebbe stato capace se solo avesse avuto uguale spregio per la Città, una grande rivoluzione culturale, ci impedice di sperare in una risposta adulta alla vergogna di questa amministrazione.
La tifoseria è partita alla grande, la misura degli avvenimenti ha raggiunto apici d'esaltazione per un immediato ricovero, e chiunque abbia tentato di spiegare a chi non ci arrivi, la ratio del propio dissenso, si è trovato dinanzi un muro di idiozie talmente insormontabile, da far desistere anche lo psichiatra più navigato del pianeta.
RDM
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