Abbiamo incrociato Enzo Alaia che si rilassava con l'immancabile corte adorante in un bar, e il pensiero è corso velocemente sul dramma di un Moscati lasciato a se stesso, attraverso la gestione malata di un direttore generale incapace, ma fedelissimo di De Luca.
Beh, Alaia è il presidente della commissione regionale della Sanità, e nessuno più di lui avrebbe potuto risolvere le problematiche gestionali e umane della Città Ospedaliera.
Un lazzaretto che comincia al Pronto Soccorso di cui abbiamo scritto di tutto, cominciando dal sangue vivo riscontrato da noi stessi che affiorava dai materassi, all'arroganza degli infermieri unitamente alla strafottente perfidia di molti medici.
Ovviamente ognuno avrà avuto la propria esperienza che racconterebbe con enfatica riconoscenza, ma le eccezioni non fanno una regola, e i fatti sono questi:
un Pronto Soccorso che sarebbe meglio evitare e un ricovero, pure..!
Certo se Alaia avesse urgenza, una volta arrivato al Moscati, sarebbe lo stesso Pizzuti ad accoglierlo e a sistemargli bene il cuscino dietro il capo, e una pletora di infermieri e dottori sfilerebbe tutto il giorno nella camera dell'importante paziente.
E lo schifo sarebbe proprio questo, la differenziazione tra il potente e il povero nessuno che comunque, comunque la si pensi, è stato creato a immagine e somiglianza del Signore.
Questa è la città dell'oblio, nessuno fa mente locale finché non capiti con le dita nella porta, e allora come dice la Bibbia, vi saranno pianti e stridore di denti.
Il sindaco sui palcoscenici che ci ha fatto pagare caramente, non la vede manco la disperazione, lui è all'apice dell'orgasmo:
donne, luci, microfoni, gente famosa e cene, sono un paradiso di cui sarà difficile farne a meno una volta spento tutto..!
La peggiore condanna per Gianluca Festa sarà l'anonimato in cui cadrà fra un pò, e chissà che non si sveglino anche le coscienze obnubilate e corrotte da un festeggiamento mefistofelico, che ha gettato nel dimenticatoio drammi e afflizioni.
Tutto tornerà peggio di prima, il denaro buttato urla vendetta, i problemi saranno almeno due milioni di euro più duri, il dissesto che il commissario volle derubricare al 50% per non far andare sotto processo giunte e consiglieri, torna pressante e aggressivo.
Il sindaco tanto elogiato dalla parte peggiore del Capoluogo, quella ignara dei problemi o che forse rifiuta, non potrà passarla liscia dopo un'estate all'insegna della perversione e del liberi tutti, alla faccia di chi lavori e si sacrifichi ogni giorno per fare il proprio dovere nella società.
E mentre gli alloggi restano invasi dall'acqua, e le assegnazioni languano, il Centro Autismo sia al palo e la pavimentazione delle strade sia un'enorme pezza per risparmiare quel denaro buttato dalla finestra nelle piazze illuminate, Avellino da grandissima torna a essere l'ultima nella classifica nazionale, checché ne scriva o ne dica quell'esaltato di Gianluca Festa.
RDM
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