Chissà se quel monumento istituzionale a nome Gianfranco Rotondi, abbia mai sentito parlare di Avellino per quella che è, a prescindere dai propri interessi di bottega.
Il meraviglioso deputato per sempre, è stato fin troppo impegnato a perorare di volta in volta, le candidature che Berlusconi gli ragalava con la magnanimità che lo contraddistingueva.
Abbiamo sempre apprezzato la faccia di bronzo di questo signore che per ragioni di finanziamento ai partiti, si è spesso inventato qualche formazione politica, autonominandosi segretario.
Però cercava eufemisticamente, la candidatura in Forza Italia e allo scorso settembre, il Cavaliere per toglierselo di torno, ha pregato Meloni di accollarselo.
La stolidità avellinese ha fatto il resto regalandogli l'ennesimo accesso in Parlamento, ma nel contempo, lasciandogli intatta l'assoluta incapienza politica.
Intanto che i Nuclei antisofisticazioni e sanità dei Carabinieri, entravano al Moscati per la nota gestio criminale, che parte da un ambiente aggressivo e strafottente, fino alla scoperta dell'infame mercimonio sulle visite private, che hanno prevaricato la linea culturale e di legge pubblica.
Novecento settantanove visite a pagamento contro le sette pubbliche, una colonscopia a otto dieci mesi, ma dopo tre giorni se si sceglie il pagamento.
Una forma mafiosa di costrizione che aggira il sistema con la complicità della dirigenza, non ha smosso il rappresentante di Nemici d'Italia che d'altronde da bravo governativo, ha immediatamente condiviso la disumanità instaurata da Meloni e compagnia.
Invece, l'interesse concentrato sull'amico Petitto detto il pontiere, che dovrà convincere il nobel amministrativo di Piazza del Popolo, supera perfino il passaggio del Partenio a D'Agostino che offre denaro a chiacchiere, per aggiudicarsi l'appalto, ma non paga da anni i canoni dell'ultilizzo coatto, del campo di calcio di contrada Zoccolari.
Crediamo che ci sia in ballo un abuso d'ufficio grande quanto una casa, oltre all'interesse privato in atti d'uffico per la concessione inesistente, proprio come sta avvenendo con De Vizia per il quale si cambia lo statuto che gli ha permesso di fare suo un appalto da 138 milioni.
Non vogliamo insinuare sospetti insani, ma certo rischiare una denuncia penale per favorire gratuitamente due amici nel caso, di merenda, non è facile da metabolizzare..!
RDM
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