Gianluca Festa sul Pronto Soccorso:
giochi politici sulla pelle dei cittadini...
La vergogna è ormai articolo sconosciuto, ci vuole dignità per conosere i canoni comportamentali, ma un sindaco appena uscito da quella spudorata ubriacatura di luci, cantanti e palcoscenici, che l'hanno trovato attento solo all'effimero, mentre la gente soffriva al Moscati, non può permettersi di fare simili dichiarazioni.
Lui da massimo esponente sanitario, come scriviamo da tempo, sarebbe dovuto intervenire con Pizzuti per capire e magari aiutare a ridurre, se non risolvere, i problemi al Pronto Soccorso.
Utilizzare gli spazi interni vuoti in una struttura progettata male, con un grande spreco di superfici, avrebbe potuto risolvere qualche esigenza di ricovero.
Ovviamente resta chiaro che non spetti a noi trovare soluzioni, come, invece, lo è nel caso del sindaco, responsabile della salute della Comunità:
spingere per aprire almeno Solofra, potrebbe aiutare, o spendere un pò di tempo per aprire una valutazione tecnica in difesa della gente.
Purtroppo finora Festa l'ha messa in pericolo con le proprie trovate all'insegna del divertimento sfrenato, senza considerare il disagio e le sofferenze, o i pericoli sfociati da decisioni tanto sconsiderate.
Puntare sull'imbroglio dei festeggiamenti senza fine, sono la strategia adottata per una scelta, a nostro avviso, con doppia aspettativa.
La prima punta sulla stupidità di chiunque badi solo alla propria gratificazione, la seconda sull'utile che intravediamo nella mossa strana descritta correttamente, da Nicola Giordano.
Il denaro utilizzato per pagare quella ditta avellinese che vendeva panini, non è stato un gioco politico, per risponderle con le sue stesse parole, sindaco..?
Come mai un signore che s'intende di alimentazione aveva contrattualizzato i tre artisti, al posto del Comune che si è limitato a fare da gran cassa dell'evento, certo che si sarebbero esibiti proprio il 16 agosto ad Avellino e in quella Piazza..?
E troviamo altrettanto sospetto che questa ditta abbia operato priva dell'esperienza necessaria, tanto da dover ampliare la propria iscrizione alla Camera di commercio, pochi giorni prima dell'evento, circa l'organizzazione di eventi musicali, rischiando un capitale di tutto rispetto...
Le assicurazioni della regolare normalità dell'operazione, da parte di un assessore che a quanto sappiamo, sia dedito al consumo esagerato di alcool, non ci convincono manco un pò.
Le attività sono state di natura trastolifera, e sfidiamo chiunque che non sia confuso intelletivamente, a non riscontrare un disegno diabolicamente oscuro.
Alla fine quel che resta da commentare è l'abbandono a se stessi dei bisognosi e dei meno abbienti, mentre la parola d'ordine era assoluto disconoscimento di ogni contegno col microfono quale accessorio fisso per raggiungere un'esaltazione da invasato.
Avellino non è un villaggio vacanze Mediterranee, e lei, faccia il sindaco, non è il Fiorello di turno che debba intrattenere con giochi, lazzi e putipù, la folla che un evento gratuito, costato un milione e duecentomila, ma certo di più, è stato regalato a chiunque senza un minimo ritorno per il Comune.
RDM
Nessun commento:
Posta un commento