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mercoledì 16 agosto 2023

Avellino: la gestione è fondata sugli eventi, e la gente è pure contenta..!

Come dimenticare questa miserabile uscita di Festa, appena eletto..?

Un milione al Festival è un indotto al commercio...Grandi eventi e un nuovo Ateneo, così i giovani non vanno via...!

Questo signore, sindaco per caso, continua a vedere un altro film, la propria visione onirica pensa che coincida con il mondo reale, mentre la struttura comunale, economica, finanziaria e patrimoniale, se ne va a puttane.

Ha asserito che lui sarà il terzo polo perché si terrà lontano da quei partiti per i quali ha fatto carte false, anzi tessere, e si è anche prostrato miseramente, come quando si è presentato a Roma in segreteria Pd, contro il volere e all'insaputa della dirigenza locale.

Un buffone così non l'avremmo immaginato nel ruolo di primo cittadino, anche se non mancò di presentarsi appena eletto, su quel palco insano a cantare mentre Gianni Simioli e Clementino lo sfottevano.

La sicurezza continua a fare acqua, e mentre a Valle si verificano corse clandestine con grande pericolo per i residenti, Festa mantierne inalterata la condizione del pesce in barile, raccontando favole. 

E perfino in una festa popolare, quale sarebbe dovuta essere quella pantomima intitolata palio della botte, con la solita supponenza cafona che ci contraddistingue, c'è stata una rissa.

Oramai la violenza e la prevaricazione sono entrate nelle logiche cittadine, e avere un sindaco che se ne strafotta delle regole, creando situazioni difficili per la gente, ha instaurato la convinzione che la violenza non sia il male assoluto.

Tanto le aggressioni con conseguenti denunce al branco che si è scatenato contro una persona, sono episodi sporadici, asserisce Gianluchino. 

Le estorsioni, i pestaggi anche al corso, gente che urina in centro città dinanzi ai bambini, e tanto altro, sono ancora sporadici, ma forse il sindaco intendeva che non avvenissero ogni ora della giornata, altrimenti non si capisce come possa negare l'evidenza tanto spudoratamente.

Il fatto è, sindaco per poco, Gianluchino, che il terzo polo autoproclamatosi di Calenda e Renzi, ha fatto una brutta fine prima, durante e dopo le elezioni: 

forse le converrebbe intitolarsi un altro polo, enjoi per esempio, ci aiuterebbe a riconoscerla più facilmente.

RDM

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